La Giunta Regionale


10.02.2014 18:24

AMBIENTE: VITO, PIANO MANUTENZIONE ISONZO UTILE PER PREVENZIONE

Gorizia, 10 feb - "La Regione raccoglierà gli esiti di qualità di questa analisi conoscitiva sullo stato dell'Isonzo corredata da schede tecniche e progettuali, appropriandosi di uno strumento utile nell'ambito della pianificazione dei propri interventi per una manutenzione del fiume che sappia trovare un equilibrio tra i lavori necessari e il rispetto del valore ambientale". Lo ha affermato l'assessore regionale all'Ambiente, Sara Vito, in occasione della presentazione dello studio per il Piano di manutenzione dell'Isonzo, commissionato dalla Consulta d'Ambito per il servizio idrico integrato A.T.O "Orientale Goriziano". Il Piano è stato presentato a Palazzo Attems a Gorizia, alla presenza di numerosi amministratori dei 25 Comuni che, assieme alla Provincia di Gorizia, compongono l'A.T.O. E' stato l'A.T.O ad affidare a Beta studio di Padova e allo studio dell'ing. Edoardo Insalaco (costo 120 mila euro circa) l'analisi della situazione dell'Isonzo. "Ci auguriamo che ora questo Piano venga tenuto in considerazione dall'Autorità di Bacino e che la Regione ne consideri la concreta attuazione", ha affermato il presidente della Provincia di Gorizia e dell'Autorità d'Ambito, Enrico Gherghetta. "La sfida della Direzione Ambiente della Regione - ha osservato Vito - è di evitare interventi in urgenza e di lavorare per la programmazione e pianificazione di buone prassi di prevenzione per la salute dei fiumi della regione. Il fatto che lo studio si intitoli Piano di manutenzione è indicativo di un approccio che va in questo senso e che segnala alle istituzioni pubbliche il massimo rispetto per le caratteristiche naturali dei corsi d'acqua. Ora vedremo gli interventi proposti e ne valuteremo la fattibilità", ha concluso Vito. Tra gli interventi che sono stati suggeriti dai tecnici vi sono il controllo di alcuni tratti della vegetazione golenale; il risezionamento e sghiaiamento del corso d'acqua; l'adeguamento delle quote sommitali dei rilevati arginali; le sistemazioni golenali. Le laminazioni, è stato osservato, sono difficilmente realizzabili in questo contesto, mentre gli interventi non strutturali sono fortemente consigliati: tra questi, l'incentivazione delle colture praticole in golena, la risoluzione con norme edilizie del problema della presenza di edifici e manufatti in golena; la sensibilizzazione e informazione dei cittadini sugli eventi di piena. In merito alle criticità rilevate sulle strutture del servizio idrico integrato, lo studio ha consigliato il ripristino dei canali di scarico; la possibile installazione di paratoie per evitare il rigurgito dello scarico in caso di piena; la realizzazione di impianti di sollevamento per permettere lo scarico. Infine, sono state avanzate alcune soluzioni per superare le criticità legate alla variazione giornaliera delle portate: oltre alla già discussa realizzazione della traversa di rifasamento sulla diga di Salcano, in alternativa o ad integrazione, potrebbe essere realizzato un bacino golenale (sull'esempio di quello realizzato sul fiume Rodano, in Svizzera) per potere invasare una certa quantità d'acqua e permettere sia la laminazione dei picchi giornalieri, sia il raggiungimento di scopi ambientali, ricreativi, di produzione di energia elettrica. ARC/EP ARC/EP