Trieste, 7 feb - La Giunta regionale, su proposta
dell'assessore all'Ambiente, Sara Vito, ha destinato oggi oltre
523mila euro per un intervento di sistemazione idrogeologica in
località San Mauro (Busa del Diau - Torrente Piumizza), nel
territorio comunale di Gorizia.
"Con la delibera di Giunta approvata oggi - spiega Vito -
l'Amministrazione regionale rende operativo un importante
intervento di prevenzione del rischio idrogeologico del bacino
del torrente Piumizza in località Conigo San Mauro. Abbiamo
lavorato in questi mesi per definire lo stanziamento dei fondi
necessari e per definire le priorità e le modalità
dell'intervento. Questa delibera va nella direzione di
valorizzazione quest'area da un punto di vista paesaggistico e di
turismo sostenibile"
Il servizio geologico della Regione, ricorda che proprio
nell'area collinare del Collio compresa nel bacino idrografico
del torrente Piumizza, affluente in destra del fiume Isonzo, nota
come località San Mauro, vi è stata una costante attività di
monitoraggio da parte della Regione fin dagli anni ottanta.
In questo bacino sono stati infatti censiti numerosi dissesti
classificabili come fenomeni di erosione superficiale dal Piano
di assetto idrogeologico del fiume Isonzo (PAI). In particolare
si è verificato un dissesto franoso nel dicembre 2010, di ingenti
dimensioni, lungo l'alveo del torrente, su cui è parzialmente
intervenuta parzialmente la Protezione Civile regionale.
Con riferimento all'ampia area di frana che si estende tra
l'Isonzo e il crinale percorso dalla strada di San Mauro
all'altezza dell'omonima chiesetta e del belvedere sull'Isonzo,
dove si trova il monumento ai Lupi di Toscana, il servizio
Geologico ha posto già negli anni '80 delle strumentazioni nel
terreno (inclinometri) in grado di rilevare possibili
riattivazioni della frana.
Nel periodo 2006-2009 il personale del servizio ha anche
realizzato uno specifico studio che ha individuato proprio nel
belvedere sull'Isonzo l'area in cui risultava più opportuno
intervenire in via preventiva con lavori di consolidamento (nel
caso concreto con una "berlinese" di micropali) per evitare che
future riattivazioni della frana possano coinvolgere il belvedere
e, successivamente, anche la strada e le abitazioni vicine.
Pertanto, ricorda ancora il servizio Geologico, nel novembre 2009
è stato finanziato un intervento per la prevenzione del fenomeno
franoso in località Conigo e San Mauro per un importo di 210 mila
euro. I lavori sono iniziati lo scorso mese e se ne prevede
l'ultimazione nel corso dell'anno.
Inoltre tra le prime opere finanziate dal servizio Geologico
della direzione Ambiente, figura proprio l'intervento per la
regimazione delle acque e la tutela ambientale del versante del
Monte Sabotino, dove si sviluppa la strada prevista dal trattato
di Osimo. Con una delibera di Giunta del 2009, l'intervento era
stato affidato in delegazione amministrativa alla Comunità
Montana del Torre, Natisone e Collio.
In seguito alle difficoltà incontrate dalla Comunità sin dalla
fase di progettazione dell'intervento (e anche in seguito
all'abolizione di questi Enti decisa nel frattempo dalla
Regione), la Giunta ha oggi provveduto a sbloccare l'intervento.
Ora l'intervento verrà gestito in delega amministrativa dalla
Provincia di Gorizia che ha ereditato le competenze della
Comunità montana.
ARC/PF