La Giunta Regionale


31.01.2014 09:17

AMBIENTE: VITO, EDUCARE A USO CONSAPEVOLE DELLE ACQUE SOTTERRANEE

Morsano al Tagliamento, 31 gen - Una nuova tappa del percorso che la Regione ha avviato per sensibilizzare i cittadini su un utilizzo più attento del bene acqua, in particolare relativamente all'abitudine diffusa nella bassa pianura friulana di disporre di pozzi o fontane privati, per il prelievo diretto delle acque dalle falde acquifere sottostanti, ed il loro impiego domestico, è stata rappresentata ieri sera dall'incontro con la popolazione di Morsano al Tagliamento.
La riunione, nel centro civico, alla quale hanno partecipato i cittadini della località della destra Tagliamento, aveva per tema 'L'acqua del mio pozzo: cosa posso fare per proteggerla'.
E - come commenta l'assessore regionale all'Ambiente, Sara Vito - "s'inquadra in un'azione avviata dalla Regione, per coinvolgere le intere fasce della popolazione locale, a partire dagli scolari delle 4. e 5. della scuola primaria, per diffondere la conoscenza delle criticità che un'usanza tradizionale del posto può presentare, a discapito dello scadimento della qualità delle acque ".
Vito si riferisce allo studio condotto dalla Regione con il Dipartimento di geo scienze dell'Universita degli studi di Trieste, in seguito al quale sono state quantificate la disponibilità della risorsa idrica del Friuli Venezia Giulia e la sostenibilità dell'uso che ne stiamo facendo.
Infatti, com'è stato spiegato nel corso dell'incontro, che era il terzo di una serie che si articolerà sul territorio dopo quelli già svoltisi a Fiume Veneto e a Fiumicello, la notevole quantità d'acqua, che fuoriesce a getto continuo da questi pozzi, viene per gran parte dispersa nell'ambiente. Ma non ritorna direttamente nella falda dalla quale essa è fuoriuscita tramite il pozzo. Bensì, raggiunge la rete idrica circostante, creando problematiche all'efficacia dei depuratori situati nella zona.
L'acqua dispersa dai pozzi situati in prossimità della Laguna, costringe infatti a un aggravio di lavoro il sistema di idrovore che mantiene all'asciutto l'area delle bonifiche. Rendendo così tale servizio più oneroso per l'intera collettività.
Come hanno spiegato i tecnici del Servizio disciplina servizio idrico integrato, gestione risorse idriche, tutela acque da inquinamento, della Direzione centrale ambiente ed energia, e dell'Università di Trieste, per evitare tali criticità è però sufficiente limitare il prelievo al reale fabbisogno dotando ciascuna pompa di un semplice rubinetto.
In tal modo si potrà contribuire a preservare una risorsa preziosa per la collettività, che è l'acqua potabile. ARC/CM