La Giunta Regionale


20.12.2013 

AMBIENTE: VITO, COMPLETATE LE MAPPE DI ALLAGABILITÀ E RISCHIO DEI BACINI IDROGRAFICI

Trieste, 20 dic - L'Amministrazione regionale ha completato le mappe di allagabilità e di rischio dei bacini idrografici di competenza del Friuli Venezia Giulia, nell'ambito del più ampio distretto idrografico delle Alpi Orientali, premessa per poter preparare il Piano di gestione del rischio alluvioni che, secondo le direttive comunitarie, dovrà essere approvato entro il 2015. Lo ha confermato l'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito in una comunicazione alla Giunta sull'applicazione della Direttiva alluvioni in Friuli Venezia Giulia. "L'obiettivo generale - ha detto l'assessore - è quello di ridurre le conseguenze negative che gli eventi di alluvione hanno sempre più frequentemente sulla sicurezza delle popolazioni e sulla salute umana, e ridurre i possibili danni all'ambiente, al patrimonio culturale e alle attività economiche". Le mappe, assieme a quelle di tutto il distretto delle Alpi Orientali, saranno presentate lunedì prossimo 23 dicembre a Roma nel Comitato istituzionale insediato per coordinare l'applicazione in Italia della Direttiva dell'Unione europea sulla valutazione dei rischi di alluvione.
Gli uffici della direzione centrale Ambiente (che ha rilevato la competenza in materia dopo la soppressione dell'Autorità di bacino regionale) hanno completato, attraverso un percorso partecipato che ha coinvolto gli Enti locali, l'analisi dei bacini idrografici classificati "di rilievo regionale": il bacino del torrente Slizza, il bacino dei tributari della Laguna di Marano e Grado (che comprende la stessa Laguna), il bacino del levante (a Est del bacino dell'Isonzo, fino al confine con la Slovenia). Gli uffici hanno anche analizzato i 135 chilometri di fascia costiera e lagunare, dove sono stati valutati i fenomeni di allagamento a causa dell'acqua alta. Nell'analisi del pericolo di allagamento sono stati presi in considerazione tre scenari in base alla probabilità (scarsa, media, elevata) e si è tenuto conto della presenza nella aree interessate di insediamenti civili e delle attività economiche, del patrimonio culturale e della aree protette. "Parte adesso - ha spiegato Vito - la fase di predisposizione del Piano. Naturalmente le perimetrazioni sono suscettibili di revisioni, aggiustamenti e correzioni in base alle osservazioni degli Enti locali e del pubblico interessato". Nella comunicazione alla Giunta, l'assessore all'Ambiente ha anche informato che nel 2014 sarà completato il Piano stralcio per l'Assetto Idrogeologico dei bacini regionale (PAI). Anche in questo caso è prevista una fase di condivisione con gli Enti locali attraverso conferenze programmatiche. ARC/PF