Latisana, 15 feb - "Confidiamo che eventi come quelli del 1966
non si verifichino più, anche se con la tempesta Vaia abbiamo
rischiato molto, ma con rischi calcolati; infatti le tecnologie
sono decisamente migliori. Oggi però non possiamo permetterci
alcun rischio, in particolare quello della vita umana, e quindi
dobbiamo intervenire quanto prima con le opere sul Tagliamento".
L'assessore alla Difesa dell'Ambiente, Energia e Sviluppo
Sostenibile, Fabio Scoccimarro ha incontrato i sindaci di
Latisana, Lignano, Ronchis, Varmo e San Michele al Tagliamento,
per affrontare l'annoso tema della sicurezza del fiume
Tagliamento.
"Per riunire tutti i sindaci e i Comuni allo stesso tavolo
abbiamo promosso l'iter Mab Unesco per il Tagliamento - ha
ricordato Scoccimarro -, perché dobbiamo superare campanili e
divisioni storiche tra basso e medio corso. Il punto di partenza
devono essere la mitigazione del rischio e la tutela del
patrimonio naturale del bacino idraulico dell'ultimo vero fiume
naturale d'Europa".
L'assessore Scoccimarro ha poi ricordato le opere previste nel
basso corso: nel 2019/20 è stato completato un primo intervento
stralcio di diaframmatura in corrispondenza del centro di
Latisana sino all'altezza dell'ospedale. In questi giorni poi
sono scaduti i termini per la presentazione delle offerte per
realizzare altri due importanti tratti dall'ospedale sino a Gorgo
di Latisana. L'importo complessivo dei due lotti ammonta a oltre
11 milioni di euro e si prevede che la consegna del cantiere
possa avvenire verso fine aprile. La durata del cantiere, salvo
imprevisti legati al tempo è stimata in circa 9 mesi.
Risalendo verso nord, è stato individuato un ulteriore tratto
verso Ronchis per un importo di circa 3 milioni di euro che in
questi giorni sta consegnando il Consorzio di Bonifica Pianura
Friulana.
I professionisti incaricati, per un importo di progettazione di
152.000 euro, hanno presentato in questi giorni le tre ipotesi di
fattibilità per il rialzo del ponte che attualmente presenta
un'altezza tale da non consentire il necessario franco idraulico
in caso di piene sino a 4.000 metri cubi al secondo. Le tre
ipotesi riguardano tutte un ponte pressoché nella posizione
attuale, ma sviluppano scenari differenti di realizzazione e posa
in opera che consentano di mantenere la costante presenza della
viabilità. Gli uffici stanno effettuando le verifiche istruttorie
necessarie di coerenza progettuale e successivamente si inizierà
un percorso di valutazione congiunta con tutti gli attori del
territorio.
Infine, è in corso di formalizzazione l'incarico per completare
la diaframmatura arginale nel tratto terminale del Tagliamento
sino a Lignano che gode di un ulteriore finanziamento di circa 9
milioni di euro.
"Come già segnalato nell'aggiornamento del piano di gestione del
rischio alluvioni redatto dall'Autorità di bacino sono contenuti
alcuni refusi che sono stati già segnalati e verranno corretti
quanto prima. In particolare mi riferisco alla cancellazione
delle casse di espansione - ha ricordato l'assessore regionale -.
Quanto all'idea del ponte-traversa a Pinzano è stata espressa la
netta contrarietà da parte di 22 sindaci, il che impone il
confronto che la Regione ha avviato e che si basa sulla
consapevolezza delle responsabilità delle proprie azioni. Ricordo
che l'Autorità di bacino ha recepito quanto redatto dal
Laboratorio Tagliamento, del quale facevano parte i sindaci di
tutto il corso del fiume e i professionisti da loro delegati.
Possiamo verificare il miglioramento del documento del 2012, ma
non ci si può limitare a dire no. Con l'iter avviato, si potranno
sviluppare tutti gli studi di dettaglio attraverso un Contratto
di Fiume che definisca le opere e le prospettive, comprese le
eventuali compensazioni economiche".
ARC/COM/ma