Trieste, 25 apr - "L'omaggio reso ai Caduti kazaki della nostra Resistenza ci ha riportato alla memoria la dimensione globale dell'ultima Guerra Mondiale. In quello scenario, fu altissimo il tributo di sangue versato dalle nostre terre, anche in ragione della loro posizione storica di crocevia di popoli. Il constatare come, settant'anni dopo, molti confini si siano dissolti e come tra Paesi allora nemici si siano istituite solide relazioni di amicizia ci restituisce, nel suo significato umano più profondo, il senso della Resistenza e ci richiama a rinnovarne, nella nostra azione quotidiana, i valori di libertà e di solidarietà".
Sono queste le dichiarazioni che, a nome della Regione Friuli Venezia Giulia, l'assessore Francesco Peroni ha rilasciato a conclusione della cerimonia oggi a Trieste all'ex Cimitero Militare del capoluogo giuliano.
L'assessore Peroni ha partecipato alla cerimonia che ha visto ricordare i 104 soldati sovietici, tra cui 36 di nazionalità kazaka, caduti nelle zone di Trieste e Gorizia verso la fine del secondo conflitto mondiale. All'ex Cimitero Militare di Trieste è stato inaugurato il 25 aprile 2010 il monumento che commemora i soldati kazaki morti durante le operazioni belliche del 1945, inquadrati nel cosiddetto Ruski Bataljon.
Alla cerimonia sono intervenuti, tra gli altri, l'ambasciatore del Kazakistan in Italia Andrian Yelemessov, l'ambasciatore di Russia in Slovenia Doku Zavgaev e il console bielorusso a Roma.
ARC/RM
