La Giunta Regionale


06.11.2013 

FINANZIARIA 2014: SERRACCHIANI, OCCORRE UN CAMBIO DI MENTALITÀ

Udine, 6 nov - ''Siamo di fronte a un bilancio per molti aspetti straordinario, che costringe tutti, non solo la Regione ma anche le parti sociali, a un approccio diverso, a un cambio di mentalità''. Lo ha detto la presidente Debora Serracchiani illustrando questo pomeriggio a Udine, assieme all'assessore alle Finanze Francesco Peroni, la bozza della legge Finanziaria 2014 ai rappresentanti delle organizzazioni sindacali e alle associazioni di categoria.
La Finanziaria deve infatti tener conto, ha sottolineato la presidente, della riforma della contabilità pubblica, che dispiegherà i suoi effetti da qui al 2016, a cui si aggiunge il calo delle risorse e la disponibilità effettiva degli spazi di spesa imposti dal Patto di stabilità. Rispetto al recente passato, dunque, il Bilancio regionale sarà definito in due tempi distinti: la Finanziaria è solo una prima tappa di un processo che si concluderà a metà del prossimo anno. Come ha ricordato l'assessore Peroni, l'avanzo di Bilancio 2013 potrà essere iscritto nei documenti contabili solo dopo la certificazione della Corte dei Conti, a metà del prossimo anno, mentre gli spazi di spesa dovranno essere negoziati dalle Regioni autonome con il Governo, un percorso che si concluderà presumibilmente in estate.
''Tuttavia già nella Finanziaria - ha detto la presidente - abbiamo evitato la logica dei tagli lineari, privilegiando le priorità e avviando una sostanziale riqualificazione della spesa pubblica''. Soprattutto sono già stati ''messi in sicurezza'', segnando una netta discontinuità rispetto al passato, alcuni comparti fondamentali del Bilancio, senza attendere le variazioni di metà 2014: ammortizzatori sociali, trasporto pubblico locale, accesso al credito per le imprese, cultura. La riduzione delle capacità di spesa impone anche di aprire, ha detto la presidente, ''una stagione delle riforme, che ci permetta di impostare quella che sarà la Regione nei prossimi anni, attraverso un dialogo con le parti sociali''. Due le grandi riforme indicate da Debora Serracchiani: sanità e assetto istituzionale. ARC/PF