La Giunta Regionale


04.05.2015 16:30

TERRITORIO: SANTORO, CONVENZIONE CON PINZANO E CASTELNOVO PER LA REDAZIONE DEL PIANO PAESAGGISTICO

San Vito al Tagliamento, 4 apr - Prosegue il cammino prescelto dalla Regione Friuli Venezia Giulia per la realizzazione del Piano Paesaggistico Regionale (PPR). L'assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro, a San Vito, ha firmato l'Accordo con i Comuni di Pinzano al Tagliamento e Castelnovo del Friuli, presenti i sindaci Debora Del Basso e Lara De Michiel, finalizzato a consentire lo svolgimento delle attività inerenti l'elaborazione del Piano.

È il secondo accordo per la redazione del PPR stipulato dalla Regione: il primo è stato quello siglato con la Comunità montana della Carnia, ma si tratta del primo accordo relativo al Pordenonese e prevede la realizzazione, entro sei mesi dalla firma, della prima fase di lavoro per il PPR che comporta lo studio e l'analisi della situazione urbanistica nell'area interessata.

Entro un anno dalla data odierna, dovrà essere redatta la Carta del Paesaggio, sempre riferita ai due Comuni della Destra Tagliamento. La Regione e le amministrazioni comunali interessate, nell'ambito delle rispettive competenze, si impegnano a mettere reciprocamente a disposizione il materiale conoscitivo, nonchè gli studi e i progetti per la realizzazione di una puntuale analisi del territorio e per la condivisione delle risorse informative individuate.

Si impegnano anche a organizzare incontri tecnici estesi ai rappresentanti degli Enti locali interessati. Come ha precisato l'assessore Santoro, a conclusione del workshop Il paesaggio delle pianure e il consumo del suolo che si è svolto nell'antico Teatro Sociale Gian Giacomo Arrigoni, il PPR è work in progress. Dopo avere rilevato che la firma odierna costituisce uno dei momenti dell'iter dello strumento pianificatorio, Santoro ha tenuto a ribadire che il PPR dev'essere ancora definito nella sua complessità.

Incontri come quello che si è tenuto oggi a San Vito al Tagliamento sono propedeutici al Piano, mentre i sindaci, ha ricordato l'assessore Santoro, saranno i protagonisti della sua composizione in quanto rappresentanti delle rispettive realtà. Così come, ha aggiunto Santoro, il PPR terrà conto delle nuove Unioni Territoriali Intercomunali (UTI), in quanto saranno i Comuni a concorrere alla definizione dello strumento pianificatorio che sarà fondato su un'attenta analisi della cospicua mole di dati già disponibile sull'intero territorio regionale ed è inerente alle molteplici componenti relative all'ambiente e agli interventi dell'uomo.

Nell'auspicare che i contenuti del workshop odierno, come di quelli già tenuti in altre realtà della regione, tutti su temi di specifico interesse del Piano, siano sviluppati e amplificati nelle singole realtà locali (all'iniziativa hanno infatti partecipato numerosi amministratori e tecnici del Pordenonese), Santoro ha ricordato l'impegno della Regione nel rapportare tra loro e confrontare i molteplici indicatori e le documentazioni esistenti sul territorio.

Un tanto per realizzare un Piano che dia certezze agli amministratori, così come ai cittadini, sul futuro uso del suolo. Per la realizzazione del PPR, la Regione sta mettendo in relazione competenze e professionalità delle diverse materie interessate al fine di poter definire, e quindi di poter disporre, di parametri attendibili e inconfutabili sulla situazione esistente.

Il lavoro di composizione del Piano permetterà così di raggiungere risultati collaterali di notevole rilevanza sotto il profilo tecnico e di concreta valenza anche per tutta la comunità regionale. Nel workshop odierno, aperto dal sindaco di San Vito Antonio Di Bisceglie, rappresentanti dell'Università di Udine e tecnici della Regione hanno illustrato la realtà dei corsi d'acqua e dei numerosi laghi, anche realizzati dall'uomo, esistenti in FVG.

"Il Piano Paesaggistico Regionale - ha concluso l'assessore Santoro - rappresenterà la messa a sistema di tutto il materiale di classificazione del territorio esistente, ma conterrà altresì l'esito del risultato dell'analisi degli esperti e del contributo che le comunità locali, attraverso le rispettive amministrazioni, sapranno fornire alla Regione per definire nei dettagli questo essenziale strumento di pianificazione territoriale".

ARC/CM