La Giunta Regionale


05.01.2015 14:52

RIFORMA DELLA CASA: SANTORO, IL TESTO UNICO ENTRO IL 2015

Trieste, 05 gen - L'assessore regionale ai Lavori Pubblici e all'Edilizia del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro indica nella Riforma della Casa l'obiettivo principale per il 2015.

"Nel corso di quest'anno avremo un Testo unico sulla Casa e sull'Abitare", ha infatti confermato Santoro: "una legge che affronti il tema del diritto all'abitazione in maniera organica, complessiva. Non quindi una norma meramente sull'Edilizia residenziale pubblica, ma che sappia, mediante l'istituzione di un sistema regionale, affrontare il 'pianeta casa' ridando alla Regione la facoltà di poter guidare i processi".

La legge sarà finalizzata soprattutto ad un adeguamento degli strumenti di intervento e all'identikit dei nuovi bisogni, puntando a legare maggiormente la risposta alla domanda di abitazione con gli altri servizi dell'area welfare, facendo convergere le politiche di accesso all'abitazione alle politiche già esistenti di accompagnamento sociale.

L'assessore Santoro ha rilevato che "l'analisi dei bisogni ha fatto emergere profondi cambiamenti nelle richieste dei cittadini. Ad esempio, a fronte di un mercato in cui le banche concedono mutui a tasso molto agevolato, l'azione della Regione deve puntare a ridare fiducia a quei cittadini che non hanno nemmeno le credenziali per accedere ai mutui, piuttosto che mettersi in competizione con gli istituti bancari".

In questa prospettiva Santoro inserisce anche l'esigenza di dare maggiore omogeneità al sistema di gestione dell'Edilizia sociale sul territorio regionale, limando le differenze e adeguando maggiormente gli strumenti alla situazione economica: "vorrei, ad esempio, che nelle locazioni delle Aziende Territoriali per l'Edilizia Residenziale (ATER) si passasse da un affitto minimo ad un affitto congruo, che tenga in considerazione la situazione del nucleo familiare, ma anche le condizioni dell'alloggio, legandolo a parametri oggettivi e misurabili".

La domanda di casa si sposerà poi con la promozione di interventi di riqualificazione urbana, senza l'utilizzo di nuovo suolo edificabile, con l'obiettivo di creare un nuovo patrimonio di edilizia sociale. In questa direzione sono già stati compiuti concreti passi in avanti con l'approvazione, recentissima, del nuovo Regolamento per il riuso che fissa le regole per l'erogazione di contributi a persone fisiche e soggetti privati, per il recupero di abitazioni inutilizzate nei centri storici (provvedimento che può contare su una dotazione finanziaria di 12 milioni di euro).

Al recupero del patrimonio edilizio esistente mira anche la destinazione di 2,3 milioni di euro alle ATER per la manutenzione degli alloggi, mentre 1 milione di euro è stato destinato al finanziamento degli interventi per la riqualificazione energetica delle abitazioni private. Inoltre, per il 2015, i contributi previsti a sostegno delle locazioni sono passati da 6 a 6,5 milioni di euro.

ARC/Com/RM

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