La Giunta Regionale


01.11.2014 12:58

GONARS: SANTORO ALLA CERIMONIA PER LE VITTIME DEL CAMPO, DOVERE DELLA MEMORIA

Gonars, 1 nov - L'assessore regionale Mariagrazia Santoro è intervenuta oggi in rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia alla cerimonia di commemorazione delle vittime del Campo di Concentramento della Seconda Guerra mondiale, alla presenza di autorità slovene e croate.

Nel Campo di internamento allestito dal regime fascista dal 1942 al 1943 morirono di fame e di malattie oltre 500 civili sloveni e croati, tra cui una settantina di bambini di meno di un anno. "Giorni e luoghi come questi - ha osservato Santoro - imporrebbero il silenzio, un silenzio che possa portare alla meditazione e al ricordo. Ma non possiamo permettercelo. Siamo qui per confermare il dovere della memoria, il dovere di ricordare i lati oscuri della storia di queste terre".

Terre sulle quali "pesano ancora - ha osservato Santoro - i passi delle migliaia di internati che dopo essere stati caricati sui treni a Lubiana scendevano a Palmanova o Bagnaria Arsa e percorrevano chilometri a piedi, incatenati in file in cui il ferro non risparmiava madri e bambini".

All'odio istigato dalla propaganda fascista si oppose dopo l'8 settembre la pietas e la solidarietà di molte famiglie di Gonars e dei paesi limitrofi che accolsero nelle loro case i prigionieri in fuga. "Se quei passi sono ancora un monito nelle nostre coscienze è a quella pietà e a quel senso di fratellanza senza confini che siamo chiamati a attingere in momenti commemorativi importanti come oggi", ha affermato l'assessore, ringraziando il sindaco Marino Del Frate e l'amministrazione che da anni si dedica al mantenimento della memoria di quei tragici eventi.

Santoro nel richiamare l'importanza di una "costante opera educativa che nasca nella famiglia e che si alimenti con il contributo delle istituzioni", ha ricordato come oggi il Friuli Venezia Giulia "rappresenta un originale modello di convivenza tra minoranze, che può essere indicato a esempio per i Paesi dell'Europa".

Prima della deposizione delle corone commemorative al Sacrario in cui sono deposte le urne di 510 persone decedute in quei due anni a Gonars, all'ospedale di Palmanova, a Visco e a Padova, sono intervenuti il deputato sloveno Tilen Bozic, il console reggente della Repubblica di Croazia a Trieste Emina El Majzoub, il presidente del Consiglio della Contea Litoranea Montana di Fiume Erik Fabijancic, il presidente provinciale dell'ANPI Dino Spanghero, il sindaco e il presidente della Provincia di Udine Furio Honsell e Pietro Fontanini, il prefetto Delfina Provvidenza Raimondo.

Ha portato la sua toccante testimonianza un ex detenuto, il croato Slavko Malnar, trasferito nel 1942 dal campo di Arbe a quello di Gonars. Al termine della cerimonia al Sacrario, le autorità - tra le quali erano presenti i vice presidenti del Consiglio regionale Paride Cargnelutti e Igor Gabrovec, il consigliere Vittorino Boem, il presidente della Commissione paritetica Stato-Regione Ivano Stizzolo, il questore di Udine Claudio Cracovia, sindaci e amministratori dei Comuni di Visco, Castions, Palmanova, Bicinicco, Bagnaria Arsa, il console sloveno a Trieste Ingrid Sergas, il sindaco di Borovnica Bojan Cebela, rappresentanti delle associazioni dei combattenti di Nova Goriza e Rieka - hanno deposto una corona nel luogo dove sorgeva il campo di concentramento.

ARC/EP