Udine, 22 giu - "La memoria storica non è una fotografia statica, acquisita per sempre, ma è un processo che matura dentro ognuno di noi e germoglia insegnamenti: questi devono essere trasmessi, con la responsabilità di tutti, alle generazioni future per far capire loro a fondo cosa ha significato la guerra di Liberazione in tutte le sue complessità".
Lo ha affermato l'assessore regionale Maria Grazia Santoro partecipando oggi alla commemorazione dei Caduti nel Bosco Romagno, promossa dall'Associazione Partigiani Osoppo (APO) con il patrocinio del Comune di Cividale. Santoro si è rivolta alla folta delegazione delle Forze Armate, delle Associazioni d'Arma, ai sindaci del territorio e ai tanti cittadini intervenuti, ringraziandoli "perché con la loro presenza si sono resi disponibili ad accogliere il testimone della memoria e a trasmetterlo a loro volta".
"Ricordare un evento così doloroso, sulla cui storia si è finalmente trovata riappacificazione, era ancora una volta importante per rimarcare il valore della Resistenza, della nostra Costituzione e della nostra Repubblica", ha commentato Santoro al termine della cerimonia, che si è conclusa con l'orazione del presidente del Comitato storico scientifico per gli anniversari di interesse nazionale Franco Marini.
Oltre che per la sua presenza a Bosco Romagno, Santoro ha ringraziato a nome della Regione Friuli Venezia Giulia il senatore Marini per "l'ottimo lavoro come presidente del Comitato per la gestione delle celebrazioni sulla Grande Guerra".
Dopo una breve cerimonia religiosa, sono state deposte delle corone al Cippo e sono intervenuti per i saluti ufficiali il sindaco di Cividale Stefano Balloch, il presidente della Provincia di Udine Pietro Fontanini, il vicepresidente del Consiglio regionale Paride Cargnelutti e il presidente dell'APO Cesare Marzona.
ARC/EP
