Trieste, 13 giu - È stato approvato dalla Giunta regionale il testo di un Protocollo d'intesa, che sarà sottoscritto tra il Ministero della Difesa e la Regione, per il coordinamento delle azioni comuni connesse ai vincoli e alle attività militari presenti sul territorio del Friuli Venezia Giulia.
Tale documento, proposto dall'assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro, si pone l'obiettivo, come ha evidenziato l'esponente regionale, "di rendere fruibili a favore della collettività locale le opportunità di finanziamento, in ambito europeo e nazionale, a vantaggio di progetti di ricerca individuati congiuntamente tra le parti firmatarie; e di valorizzare, a livello nazionale e internazionale, le eccellenze locali nel settore imprenditoriale della ricerca".
Nel corso di incontri con alcuni consorzi industriali era infatti emersa la possibilità di insediare aziende di alta tecnologia su aree destinate a scopi militari. Inoltre, sono state inserite nel piano ulteriori proposte avanzate dall'Università degli Studi di Udine, riguardante reti intelligenti di sensori e cyber security, e dalla direzione centrale Attività produttive, inerente la valorizzazione di strutture ipogee, la creazione di sentieri tematici, progetti di coltivazione in assenza di irrigazione, e valutazione di particolari microclimi per la stagionatura di prodotti alimentari.
Il Protocollo, che ha validità di 18 mesi, mira dunque a compensare le limitazioni a beni e attività private che si rendono necessarie per lo svolgimento di esercitazioni militari. Limitazioni che consistono in azioni di occupazione e sgombero di immobili, o di specchi d'acqua, esistenti in Friuli Venezia Giulia e che incidono maggiormente sull'uso del territorio e sui programmi di sviluppo economico e sociale.
ARC/CM
