La Giunta Regionale


14.03.2014 16:39

PIANIFICAZIONE: SANTORO, L'ASSE DEL NATISONE È STRATEGICO PER LO SVILUPPO DEL TURISMO

Udine, 14 marzo 2014 - "Il progetto per l'individuazione del 'Parco fluviale transfrontaliero del Natisone' potrebbe rientrare nel Piano paesaggistico regionale quale strumento strategico per lo sviluppo turistico del territorio in chiave naturalistica e culturale, recuperando i luoghi minori che fanno la ricchezza della nostra regione". L'assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro ha così accolto la proposta di una delegazione di proponenti di Pulfero, San Pietro al Natisone, Cividale del Friuli, Premariacco, Manzano, San Giovanni al Natisone, Trivignano Udinese e Chiopris-Viscone che hanno esposto i contenuti del Progetto per un Parco fluviale in un incontro nella sede della Regione a Udine. "È un Progetto molto articolato che richiede un'attenta analisi di fattibilità. Invito i proponenti ad agire in sinergia con le amministrazioni comunali e le realtà associative locali per individuare la tipologia di strumenti che, con il supporto della Regione, meglio si adattano a concretizzarlo, valutando anche risorse e tempi. Il fine ultimo della tutela di quest'area - ha confermato l'assessore Santoro - è la realizzazione di attività economiche 'in rete' in grado di offrire nuove prospettive di sviluppo fondate sulla valorizzazione conservativa delle risorse locali naturali, sociali e culturali, anziché sul loro sfruttamento distruttivo, nella consapevolezza che non può esserci sviluppo sostenibile senza la conservazione delle risorse, né tutela senza sviluppo."
Claudia Chiabai di Cividale, portavoce dei proponenti, ha spiegato come l'idea di un Parco fluviale del Natisone "nasca dal desiderio di riunire, in un unico ambito di tutela, i quattro SIC-Siti di Interesse Comunitario presenti sull'asta del fiume Natisone inseriti nel progetto europeo 'Natura 2000', Taipana e Gran Monte, Monte Matajur, Magredi di Firmano, Confluenza Natisone Torre, nonché i territori che tra questi si frappongono". Il Progetto interessa tutti i territori attraversati dal corso d'acqua da Taipana a Chiopris-Viscone, ma sarà proposto anche all'attenzione del Comune di Caporetto per rendere l'intero corso del Natisone oggetto di una progettualità condivisa, collegandolo idealmente, con l'intento di unire due Paesi un tempo belligeranti, anche al programma "Water for Peace" dell'UNESCO. La proposta progettuale prevede di valorizzare il fiume Natisone e il suo contesto attraverso la definizione di uno stato ecologico ottimale, che si traduce in concreto nella gestione di argini e sponde e in un'attività di manutenzione costante. È prevista anche la presenza di impianti di acquacoltura, di aree balneabili e di escursionismo subacqueo, di stazioni ludico/educative e l'attivazione di percorsi sportivi propri dell'ambiente acquatico. Si propone inoltre di istituire un marchio che sia identificativo di tutte le produzioni agricole ed artigianali presenti entro i confini del Parco fluviale. All'interno del Parco è previsto il recupero di mulini e abitazioni rurali ed opifici dismessi per la realizzazione di ostelli, agriturismi, punti di ristoro. Completano il Progetto, il recupero o ripristino delle viabilità abbandonate di tipo storico e di quelli minori di tipo carrareccio per la creazione di percorsi ippici - pedonali - ciclabili, nonchè le attività educative e di valorizzazione naturalistica rivolte alle scuole ed all'intera comunità. ARC/Com/EP