La Giunta Regionale


12.11.2013 

PIANO PAESAGGISTICO FVG: SIGLATO L'ACCORDO CON IL MINISTERO DEI BENI CULTURALI

Trieste, 12 nov - È stato sottoscritto oggi a Roma tra Regione Friuli Venezia Giulia e MiBACT-Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo il disciplinare di attuazione per la realizzazione del Piano paesaggistico FVG. L'Accordo è stato siglato dal direttore generale del Ministero Maddalena Ragni, dal direttore regionale per i Beni culturali e paesaggistici del Friuli Venezia Giulia Giangiacomo Martines (MiBACT) e dall'assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro. "Grande soddisfazione sulla ripresa, dopo una lunga battuta d'arresto, di un percorso di pianificazione paesaggistica" è stata espressa dalla stessa Maddalena Ragni, la quale ha anche sottolineato come "il Piano si configuri quale vero strumento di conoscenza, valorizzazione e sviluppo sostenibile del territorio".
"Con questa firma diamo dunque avvio con il Ministero alla copianificazione fattiva del Piano paesaggistico regionale" ha dichiarato l'assessore Santoro: il progetto riguarderà l'intero territorio regionale e sarà concluso entro tre anni da oggi. "Un grande obiettivo - che renderà la nostra regione al passo con la Convenzione europea del Paesaggio - è quello di pensare ad una Piano paesaggistico di 'governo del territorio' che detti precise regole e obiettivi alla pianificazione in un'ottica di condivisione dei valori dei territori", ha quindi osservato Santoro. Il disciplinare fissa i contenuti tecnici, le modalità operative ed il cronoprogramma, ma prevede anche la conferma della possibilità di procedere alla redazione del Piano attraverso diversi "stralci", come indicato dalla legge quadro regionale approvata lo scorso mese di ottobre, giungendo in tal modo alla definizione dello strumento di tutela paesaggistica per successive fasi e soprattutto con una procedura più celere (singoli atti di condivisione da far confluire nell'adozione finale complessiva). Tra le prime azioni che dovranno essere condotte - aveva richiamato ieri l'assessore Santoro - la ricognizione degli immobili e delle aree dichiarate di notevole interesse pubblico secondo il Codice dei Beni culturali e del Paesaggio (ville, giardini, parchi naturali, centri storici) e dei beni di interesse paesaggistico, rivedendone anche il valore riconosciuto, l'eventuale livello di compromissione o degrado, ma anche rilevando eventuali nuovi elementi di valore. Nel prosieguo sarà costituito uno specifico comitato tecnico paritetico presieduto da un rappresentante della Regione e da rappresentanti dei Dicasteri dei Beni e delle Attività culturali e dell'Ambiente. ARC/RM