La Giunta Regionale


03.10.2013 

AMBIENTE: SANTORO, LA RISERVA DELL'ISONZO È UN SIMBOLO DEL FVG NEL MONDO

Isola della Cona (Grado), 3 ott - L'isola della Cona è solo una parte, la più nota, della grande Riserva naturale della Foce dell'Isonzo, che si estende su 2.340 ettari e per circa 15 km lungo il corso terminale del fiume. Un'area dove sono state conteggiate 323 specie diverse di uccelli sulle 550 presenti in tutta Europa ed "uno dei simboli della nostra regione, dove coesistono ambienti ad altissimo livello di biodiversità che hanno avuto un'oculata pianificazione e gestione ed oggi si candidano ad essere luoghi essenziali ad una più approfondita conoscenza del Friuli Venezia Giulia". Lo ha dichiarato l'assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro che oggi ha fatto visita all'Isola della Cona, che, "grazie alle strutture idonee all'accoglimento ed alla caccia fotografica - ha spiegato il coordinatore scientifico del parco Fabio Perco - è la più frequentata delle tre zone in cui è stato diviso il territorio della Riserva per salvaguardarne la biodiversità incrementandone il valore ecoturistico". Perco ha accompagnato l'assessore nella visita assieme ad Aila Quadracci, presidente della Cooperativa Rogos (una ventina di persone che gestiscono sia l'area della Cona che quella di Doberdo), ai primi cittadini di Staranzano e Doberdò, Lorenzo Presot e Paolo Vizintin, al presidente della commissione ambiente di Duino Aurisina Maurizio Rozza, ed altri amministratori pubblici. Santoro ha espresso il suo apprezzamento per l'impegno e per la qualità del lavoro svolto dagli operatori della riserva ed ha ricordato come "la conservazione e la valorizzazione delle bellezze naturali del nostro territorio sono un impegno inderogabile sancito dalla normativa comunitaria, nazionale e regionale". "La Regione sostiene con forza il progetto Natura 2000 quale pilastro della politica dell'Unione europea per la conservazione della biodiversità - ha aggiunto Santoro - e l'Isola della Cona fa parte di questo importante progetto. Stiamo inoltre lavorando per rendere concreto il principio dello sviluppo sostenibile e la recente approvazione della legge procedurale per giungere a breve al piano paesaggistico regionale ne è la prova". Parlando dell'avifauna che popola la riserva, Perco ha osservato che il numero di individui supera le 40.000 unità nei periodi delle migrazioni ed alle migliaia di uccelli si aggiunge una vasta gamma di specie zoologiche (ad esempio, 400 tipi di farfalle) e botaniche, che complessivamente formano un mosaico paesaggistico di grande importanza scientifica, naturalistica ed estetica. Un patrimonio riconosciuto a livello internazionale, come dimostra il fatto che la sola Isola della Cona conta circa 20.000 visitatori l'anno e l'intera riserva ne accoglie almeno 10 volte tanto nello stesso periodo. L'Isonzo è il 'trait d'union' idrografico tra la Riserva che ha la sua porta d'ingresso nell'Isola della Cona, e quella dei laghi di Doberdò e Pietrarossa, ma il loro assetto amministrativo è diverso dal momento che, mentre il polo naturalistico della Cona è gestito dai comuni di Staranzano, San Canzian d'Isonzo, Fiumicello e Grado, quello dei due laghi fa riferimento diretto alla Regione, con il centro visite gestito dal Comune di Doberdò. "L'eco-turismo è una delle risorse per far conoscere il patrimonio inestimabile del nostro territorio nelle modalità che più lo valorizzano, ovvero l'identità del paesaggio e la sua fruizione sostenibile - ha osservato infine Santoro - e questa riserva dimostra che il paesaggio è un risorsa economica capace di creare gettito purché venga incentivata con forme di promozione innovativa, facendo sistema con le altre realtà del territorio". ARC/LVZ
rilasciate a margine della visita all'Isola della Cona nella Riserva naturale della Foce dell'Isonzo, il 3 ottobre 2013