La Giunta Regionale


01.10.2013 

PIANIFICAZIONE: SANTORO, IL DDL DEL PIANO PAESAGGISTICO VARATO IN 60 GIORNI

Trieste, 1 ott - L'approvazione in Consiglio regionale del disegno di legge (ddl) contenente le norme procedurali sulla formazione del Piano paesaggistico consegna al Friuli Venezia Giulia le linee guida sul governo sostenibile del territorio in soli 60 giorni. "Sono estremamente soddisfatta - commenta l'assessore alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro - dal momento che l'iter era iniziato con la prima approvazione in Giunta del disegno di legge lo scorso 2 agosto e in due mesi esatti siamo giunti al voto in aula, dopo aver incassato il parare unanime favorevole del CAL-Consiglio delle Autonomie Locali e il passaggio in IV Commissione consiliare, dove è stato approvato a maggioranza con la sola astensione dei gruppi di opposizione". "La nostra Regione - prosegue Santoro - potrà finalmente dotarsi di uno strumento obbligatorio previsto fin dal 2004 dalla normativa nazionale e mai messo in cantiere fino ad oggi con gravi conseguenze sulla possibilità per gli Enti locali di percepire in maniera uniforme le normative urbanistiche in un'ottica di tutela e sviluppo sostenibile del territorio". L'iter di formazione del Piano di settore prevede un'ampia concertazione sia con il MiBAC-Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del turismo e il Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in accordo con la normativa nazionale, sia con gli Enti locali sul territorio che con i soggetti portatori di interessi diffusi in osservanza dei protocolli di Agenda 21. "Non intendiamo partire da zero - aggiunge l'assessore - ma dare credito a quanto finora già fatto in termini di valorizzazione di specifiche aree del territorio, penso ad esempio alla caratterizzazione dell'area dolomitica ai fini del riconoscimento Unesco o all'esplicito riconoscimento del valore di Piano paesaggistico che questa legge conferisce al piano di conservazione e sviluppo dei parchi naturali regionali o la delega di funzione autorizzatoria in materia di paesaggio agli Enti parco". La sinergia con la Pubblica Amministrazione avverrà anche mediante la creazione di un sistema informatico per la raccolta dei dati e la stipula di accordi per lo svolgimento delle attività funzionali alla stesura del PPR-Piano Paesaggistico Regionale. Il PPR verrà costruito pertanto "mattone su mattone" poiché il disegno di legge introduce la possibilità di procedere ad una pianificazione sequenziale, ossia per specifici ambiti territoriali, in considerazione delle loro priorità e per categorie di beni paesaggistici. "Ciò non significa - conclude Santoro - che il PPR non godrà di una visione d'insieme, perché è la cornice stessa della legge a porre garanzie in questo senso, soprattutto considerando che nel procedimento di approvazione del PPR è inserito il parere delle Commissioni consiliari competenti". Il disegno di legge fa infine chiarezza sulle normative di settore affermando l'autonomia del PPR rispetto al PTR-Piano Territoriale Regionale ed eliminando le disposizioni che avevano attribuito al PTR valenza paesaggistica. ARC/Com/RED