La Giunta Regionale

Trieste, 2 ago - La Giunta regionale ha avviato l'iter per la redazione del Piano paesaggistico regionale. Con la presentazione della proposta di disegno di legge che apporta le modifiche alla legge 23 febbraio 2007, n. 5 (Riforma dell'urbanistica e disciplina dell'attività edilizia e del paesaggio) è stata posta la prima pietra al percorso di redazione del Piano paesaggistico regionale, lo strumento che, in accordo con le linee programmatiche dell'Esecutivo guidato da Debora Serracchiani, garantirà la governance per lo sviluppo sostenibile del territorio. A tal fine l'assessore alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro ha proposto un disegno di legge di un unico articolo, approvato oggi in via preliminare, nel quale vengono introdotte le necessarie modifiche per disciplinare il procedimento di pianificazione paesaggistica. Una norma che definisce l'iter di adozione e di approvazione del Piano paesaggistico regionale, che comprende, in particolare, la stipula dell'accordo fra le istituzioni (Regione, Ministero per i Beni e le Attività culturali , Ministero dell'Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare) in accordo con la normativa nazionale, e che si caratterizzerà per una forte concertazione con gli enti locali. Il ddl prevede infatti ampie forme di partecipazione e di consultazione ed introduce la possibilità di procedere ad una pianificazione "a tappe", per specifici ambiti territoriali e per categorie di beni paesaggistici. "L'avvio del Piano paesaggistico avviene in pieno accordo con il Ministero per i Beni e le Attività culturali e con il Ministero dell'Ambiente, che ne ha condiviso sia i contenuti che le modalità di attuazione", commenta l'assessore regionale alla Pianificazione territoriale Mariagrazia Santoro. "A fine agosto verrà siglato il disciplinare delle attività e verranno avviati gli incontri con le comunità locali per l'individuazione delle specificità del territorio. È un atto non solo di importanza tecnica, il cui traguardo è atteso da tempo dagli addetti ai lavori, ma anche di fondamentale portata politica, poiché assegna finalmente alla Regione pieno governo del territorio definendo gli obiettivi del suo sviluppo sostenibile". Il ddl passa ora all'esame del CAL-Consiglio delle Autonomie Locali, prima dell'approvazione definitiva in Giunta e il successivo approdo in Consiglio regionale. ARC/Com/PPD