La Giunta Regionale


22.07.2013 

BENI DEMANIALI: SANTORO, VELOCIZZARE IL PASSAGGIO DEL CASTELLO DI PORDENONE AL COMUNE

Trieste, 22 lug - "È necessario un passaggio rapido della proprietà del Castello di Pordenone dal demanio statale al Comune. Di questa richiesta si è fatta portavoce la Regione in sede di Conferenza dei Servizi affinché venga celermente avviato l'iter di trasferimento". Lo ha dichiarato l'assessore alla Pianificazione territoriale del Friuli Venezia Giulia Mariagrazia Santoro intervenendo alla conferenza dei servizi tenutasi a San Vito al Tagliamento per vagliare il progetto di conversione della locale caserma militare Fratelli Dall'Armi in istituto penitenziario. "Preso atto - ha affermato Santoro - che l'Ufficio del Commissario straordinario del Governo per le infrastrutture carcerarie ha definitivamente inserito questa nuova struttura penitenziaria nel Piano carceri a servizio del Circondario della città di Pordenone, si rende ora necessario garantire il rapido superamento della dismissione del Carcere di Pordenone". "Se da un lato viene infatti recuperata una struttura dismessa da 20 anni - ha aggiunto l'assessore - dall'altro la Regione intende vigilare affinché non venga creata una nuova area dismessa a Pordenone e, a questo scopo è necessario accelerare l'iter di passaggio di proprietà del Castello di Pordenone dallo Stato al Comune". Alla Conferenza dei Servizi erano presenti anche i rappresentanti della direzione regionale del Ministero per i Beni e le Attività culturali, la Sovrintendenza per i Beni archeologici del Friuli Venezia Giulia, l'Agenzia del Demanio della Regione, la Provincia di Pordenone, la Prefettura, l'ARPA FVG, il Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Pordenone, l'Azienda per i Servizi Sanitari, il Comune di San Vito al Tagliamento nonché i rappresentanti di Società Italiana per il Gas, Enel, Telecom, Caibt Spa-Servizio Idrico Integrato e FVG Strade. L'area della Caserma militare Dall'Armi, dismessa da oltre 20 anni, ha una forma a quadrilatero che si estende su circa 50.000 metri quadrati, con diverse strutture e fabbricati un tempo destinati alle varie funzioni militari. L'ipotesi è che al suo interno possano essere ricavate un'area servizi, con uffici e direzione, ed un'area sicurezza con il padiglione detentivo. "Il passaggio del Castello di Pordenone al Comune - ha commentato l'assessore - è a questo punto l'unica strada percorribile per giungere velocemente ad un riutilizzo dell'area carceraria. Il Castello - ha concluso - potrebbe così essere restituito alla città e convertito ad uso civile, valorizzandone l'inserimento nel contesto urbanistico". ARC/Com/RED