La Giunta Regionale


10.02.2024 18:05

Giorno ricordo: Giunta, testimoniare verità storica su foibe ed esodo

Il vicegovernatore Anzil e gli assessori Bini, Zannier, Callari, Riccardi, Amirante, Rosolen e Scoccimarro hanno partecipato alle celebrazioni che si sono svolte in regione
Trieste, 10 feb - Nel Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle Foibe e dell'esodo gli esponenti della Giunta regionale hanno preso parte alle iniziative promosse sul territorio regionale.
Nella mattinata, davanti al monumento nazionale della Foiba di Basovizza, a Trieste, alla celebrazione solenne con il governatore Massimiliano Fedriga, hanno presenziato il vicegovernatore Mario Anzil e gli assessori regionali Cristina Amirante, Riccardo Riccardi, Alessia Rosolen e Fabio Scoccimarro.
Per Anzil, "essere a Basovizza oggi è un doveroso messaggio di pace per il futuro: un futuro che non può che partire dal rispetto della verità e del passato. Troppo lungo, infatti, è stato il tempo in cui l'esodo e le foibe non hanno trovato spazio nei libri di storia a causa di un oblio che non bisogna aver alcuna remora a definire vergognoso". Da parte sua Amirante ha messo l'accento "sul sentimento di commozione e sul rispetto per chi, senza alcuna colpa, è stato ucciso barbaramente solo perché italiano. Un cordoglio - ha detto - che non può mai finire". Per Riccardi "la presenza di tante autorità e di tanta gente quest'oggi a Basovizza ha testimoniato quanto sia importante e sentito questo momento di ricordo che ci richiama tutti al dovere della verità, contro ogni inaccettabile tentativo negazionismo". Scoccimarro ha rimarcato come "nessun riduzionismo sia tollerabile, perché le stragi non sono mai giustificabili. Anche per questo le iniziative organizzate con le scolaresche sono importanti per far conoscere questo drammatico passaggio storico, per molto tempo nascosto, del nostro Paese. Un grazie, infine, a Georgia Meloni per essere stata il primo presidente del Consiglio in carica ad aver partecipato alla cerimonia a Basovizza". L'assessore Rosolen infine - dopo aver ricordato la partecipazione all'iniziativa del Treno del Ricordo di numerosi studenti dell'istituto Malignani di Udine, del liceo Stellini di Udine, dell'istituto Valmura di Trieste e del liceo Nordio di Trieste - ha sottolineato come siano state la perseveranza e la dignità di un popolo ad aver finalmente sconfitto il lungo oblio nel quale la 'cultura dei vincitori' voleva relegarlo. Sempre nella mattinata, l'assessore regionale Stefano Zannier ha preso parte alla cerimonia che si è tenuta a Pordenone, nel cortile del palazzo dell'ex Provincia. "Oggi come ieri è doveroso e necessario ricordare l'immane tragedia delle foibe e dell'esodo, vero e proprio crimine contro l'umanità: una pagina di storia che qualcuno ancora cerca di sminuire o addirittura negare. Per troppi anni si è sottaciuto o addirittura voluto far sparire un periodo che invece ha creato sofferenze indicibili e il terribile dolore per uno sterminio organizzato in modo sistematico, per il quale non esiste alcuna possibilità di revisione storica".
A Udine, ancora in mattinata, l'assessore regionale Sergio Emidio Bini è intervenuto alla cerimonia che si è tenuta nel parco Martiri delle Foibe: "Si dice spesso che monumenti e commemorazioni servano per impedire che le atrocità del passato si compiano di nuovo. Sembra un monito scontato, quasi ovvio, a maggior ragione dopo i decenni di pace che l'Unione Europea ha assicurato al nostro continente. Eppure il passato è già tornato e i terribili conflitti in Ucraina e in Medio Oriente stanno lì a dimostrarlo. La pace è fragile e non può reggersi sulle menzogne o sull'interpretazione dei fatti, ma solo sulla verità. Mai come oggi, dunque, abbiamo il dovere morale, civile e istituzionale di ricordare".
A Gorizia, nel pomeriggio, l'assessore regionale Sebastiano Callari ha preso parte, infine, alla cerimonia che si è tenuta in largo Martiri delle Foibe: "Come ogni anno le Istituzioni si ritrovano davanti alla statua di Cesare Augusto, che fu portata a Gorizia dagli esuli provenienti da Pola, monumento che dal 1955 è posizionato in largo Martiri delle Foibe, a testimonianza del passato delle terre istriano-dalmate. Il trasporto della statua è emblematico: dà in qualche modo la misura di come si volesse riaffermare le proprie origini italiche. Il Giorno del Ricordo non è simbolo soltanto dei tragici fatti dolorosi legati alle foibe, ma è, forse ancor di più, il ricordo di chi fu strappato alla terra natia e costretto a lasciare ogni sua cosa più cara". ARC/PT/gg