La Giunta Regionale


23.11.2022 13:06

25 novembre: Callari, sia giornata partecipata anche dagli uomini

L'assessore alle studentesse: chi non vi rispetta non è la persona giusta
Trieste, 23 nov - "Tra due giorni sarà celebrata la Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza sulle donne: mi auguro che ci siano tanti uomini alle manifestazioni in programma, desiderosi di testimoniare un'esigenza profonda di partecipazione e di impegno".
Lo ho detto l'assessore regionale al Patrimonio Sebastiano Callari alla platea studentesca del quarto anno dei licei Galilei e Petrarca di Trieste che ha preso parte all'iniziativa di prevenzione promossa dalla Polizia di Stato in collaborazione con l'Ufficio scolastico regionale e territoriale intitolata "Questo non è amore".
Nell'aula magna del liceo Galilei Callari ha evidenziato l'importanza dei protocolli Zues ed Eva che danno strumenti alle Forze dell'ordine per intervenire tempestivamente alle prime avvisaglie di violenza e il valore fondamentale dell'opera di prevenzione.
Evocando le parole di Papa Francesco, l'assessore regionale ha ricordato che "il significato profondo dell'amore è donarsi e non pretendere nulla in cambio. A voi ragazze dico: dovete avere un grandissimo rispetto per voi stesse. Se colui con il quale avete a che fare dimostra anche solo una mancanza di rispetto nei vostri confronti, allora vuol dire che non fa al caso vostro. Non si può amare una persona - ha concluso Callari rivolto alle studentesse e agli studenti delle quarte liceo - se si vuole cambiarla o, peggio, soggiogarla".
Delfina Di Stefano, della Polizia di Stato, ha ricordato i numeri delle violenze: ogni giorno si consumano in Italia 86 reati nei confronti delle donne e di questi il 35 per cento è a opera di un convivente. L'informazione sui nuovi strumenti di contrasto attivati dal Codice rosso e la prevenzione culturale sono fondamentali - è stato detto - per spezzare una spirale che parte dall'intimidazione delle donne e prosegue con il tentativo di isolare e recidere i contatti sociali della donna fino alla segregazione. Alla ribellione delle vittime seguono spesso l'aggressione e il ricatto sui figli e talvolta una riappacificazione che fa seguito però a un falso pentimento dell'uomo.
All'incontro con gli studenti sono intervenuti tra gli altri il prefetto di Trieste Annunziato Vardè, il questore Pietro Ostuni e gli assessori comunali Carlo Grilli e Maurizio De Blasio. ARC/PPH/ma