Agricoltura: Zannier, nuovi sostegni alla filiera del latte
Pordenone, 30 set - "La Regione Friuli Venezia Giulia, negli
ultimi quattro anni, ha investito circa 50 milioni di euro nel
settore lattiero-caseario. Una cifra decisamente consistente
tenendo presente le dimensioni del nostro territorio e il peso
del comparto. Un intervento che era volto a creare le condizioni
di riequilibrio del settore sul fronte dei costi che ora, e
questa è la cosa che spiace di più, rischia di essere vanificato
dal pesantissimo incremento dei costi legato alla crisi
energetica in corso".
E' quanto affermato dall'assessore alle Risorse agroalimentari
Stefano Zannier intervenuto al primo "Summit della cooperazione
lattiero-casearia di montagna" organizzato dall'Alleanza delle
Cooperative italiane nell'ambito della manifestazione "B2 Cheese"
in corso alla Fiera di Bergamo. Un confronto tra alcune delle
maggiori imprese del settore del Nord Italia e gli assessori
all'Agricoltura delle Regioni Lombardia, Piemonte Veneto, Friuli
Venezia Giulia e Provincia di Trento.
"Se non ci sarà - ha proseguito l'assessore - un intervento a
monte sulla regolazione e calmierazione dei costi energetici sarà
molto difficile per le Regioni, senza provvedimenti strutturali
da parte del Governo, far fronte a politiche di intervento
continuative con masse di denaro a fronte di una situazione che
non lascia intravedere miglioramenti. Il rischio è che l'intera
filiera, come altri comparti dell'economia, possa saltare".
L'esponente dell'esecutivo regionale ha poi evidenziato che "la
zootecnia della montagna, per una serie di motivi legati anche
alla carenza di pascoli dovuta a una gestione non proprio oculata
sui bandi di assegnazione che rischia di favorire chi ha poco a
che vedere con la produzione di latte sui territori montani,
soffre il doppio rispetto al resto del sistema. E proprio sulla
zootecnia si sono concentrate le risorse che abbiamo messo in
campo rispetto alle difficoltà emerse con l'incremento dei costi
energetici".
Inoltre, a fronte di un altro grosso problema della filiera,
quello del calo produttivo del latte "che nella nostra regione -
- ha evidenziato l'assessore - è piuttosto pesante, l'anello
debole della catena diventano le aziende di trasformazione
proprio perché non riescono a ribaltare gli aumenti dei costi sul
sistema distribuitivo. Ma questo fenomeno genera una crisi per
tutte le componenti dell'intera filiera. Il rimedio è stato
trovato - ha aggiunto l'assessore - attraverso politiche di
incentivo alle aggregazioni di imprese con l'obiettivo di colmare
i vuoti anche diversificando la gamma prodotti che, per la prima
volta in trent'anni, stanno dando qualche successo".
"La prospettiva - è stata la conclusione di Zannier -
nell'immediato futuro è quella di riuscire a dare sostegni con
regole più simili a quelli che sono stati gli interventi in
emergenza Covid. Cioè abbinare azioni messe in campo con il Fondo
di rotazione dell'agricoltura con provvedimenti contributivi
rivolti a rafforzare le strutture imprenditoriali che si
collocano nel segmento della trasformazione lattiero-casearia sul
mercato. Questa è una delle strade - ha informato l'esponente
della Giunta regionale - sulla quale stiamo lavorando in vista
della Finanziaria di fine anno, proprio per rafforzare il
comparto. Fatto salvo che sarà necessario rispondere a diverse
situazioni di difficoltà se non ci sarà un cambio di rotta nella
crisi energetica e se non saranno messe in campo misure
strutturali dal governo anche per il settore agricolo".
ARC/LIS/al
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