Trieste, 27 set - Degli ultimi tre provvedimenti approvati
dalla Giunta, che si aggiungono ai due già approvati ad agosto su
minori stranieri non accompagnati e istruzione e formazione, il
più corposo per quanto concerne la dotazione economica è quello
inerente le attività di controllo dei migranti, per il quale sono
stati stanziati complessivamente poco più di 3 milioni per la
parte finale del 2023 e il biennio 2024-25. Nello specifico,
consente agli enti locali, in forma singola o associata, di
ottenere finanziamenti per: copertura degli oneri derivanti da
verifiche sulla regolarità degli adempimenti amministrativi
riferiti alla presenza di popolazione straniera (erogabili da
10mila a 50mila euro); progetti di rilevo caratterizzati da
interventi di tipo urbanistico, sociale e culturale, anche di
carattere sperimentale che prevedano il riutilizzo degli spazi
pubblici e interventi di rigenerazione urbana in aree a rischio
degrado, in un'ottica di migliore convivenza e coinvolgimento
della cittadinanza locale e straniera (da un milione a 3 milioni
di euro) o studi e progettazioni di carattere sperimentale per
tali interventi (da 30mila a 100mila euro); mediazione sociale
abitativa per favorire la risoluzione di conflitti e la buona
convivenza nelle aree ad alta densità abitativa di popolazione
straniera (da 10mila a 50mila euro); interventi di integrazione
socio-educativa, indirizzati ai giovani anche di origine
straniera, per contrastare il fenomeno della devianza minorile e
delle aggregazioni giovanili violente (da 10mia a 100mila euro);
interventi di cura e pulizia dei territori interessati dal
passaggio dei migranti in transito lungo il confine, provenienti
dalla rotta balcanica, con l'obiettivo generale della
salvaguardia degli habitat (da 10mia a 100mila euro). Il
regolamento prevede inoltre che per le ultime tre fattispecie
d'intervento possano accedere ai finanziamenti anche gli enti del
Terzo settore e gli enti del privato sociale senza scopo di lucro
con esperienza nel settore dell'immigrazione.
La domanda di contributo deve essere presentata tramite posta
elettronica certificata all'indirizzo
immigrazione@certregione.fvg.it, entro il 31 maggio di ogni anno.
Per il 2023, ovvero la prima applicazione del provvedimento, le
domande devono essere avanzate entro trenta giorni dalla data di
entrata in vigore del regolamento e saranno finanziati gli
interventi di integrazione socio-educativa e quelli di cura e
pulizia dei territori di confine.
Sul fronte della parità dei diritti tra uomini e donne
all'interno delle comunità straniere sono previsti contributi per
enti pubblici, istituzioni scolastiche e formative, enti del
Terzo Settore e altri enti del privato sociale senza scopo di
lucro che abbiano tra gli scopi statutari il contrasto alla
violenza contro le donne.
Sono ammissibili a contributo, previa procedura valutativa a
graduatoria delle domande, i progetti che prevedono attività
orientate a: cultura del rispetto della donna e la parità dei
diritti, l'autonomia della donna migrante dal punto di vista
economico, sociale, linguistico e occupazionale; prevenzione
della violenza contro la donna migrante; approccio di genere nei
servizi sanitari e la diffusione della cultura della salute tra
le persone straniere immigrate; dialogo fra scuole e famiglie
straniere, come strumento di inclusione; la prevenzione, il
contrasto e la repressione delle pratiche di mutilazione genitale
femminile, nonché l'assistenza e la riabilitazione delle donne e
delle bambine già sottoposte a tali pratiche.
Gli importi concedibili sono compresi tra 10mila e 25mila euro e
i progetti sono finanziati fino ad esaurimento delle risorse. La
domanda, redatta attraverso l'utilizzo della modulistica, deve
essere presentata tramite posta elettronica certificata
all'indirizzo immigrazione@certregione.fvg.it, entro il 30 aprile
di ogni anno. Per il 2023 le domande sono presentate entro trenta
giorni dalla data di entrata in vigore del regolamento.
L'ulteriore regolamento approvato dalla Giunta disciplina i
contributi per la realizzazione di azioni in materia di
prevenzione e contrasto della radicalizzazione violenta e ogni
forma di estremismo e fondamentalismo in ambito culturale e
religioso, che possono essere erogati a istituzioni scolastiche
statali e paritarie, le università, gli enti del Terzo Settore e
quelli del privato sociale senza scopo di lucro con esperienza in
tale ambito. Sono ammissibili a contributo, previa procedura
valutativa a graduatoria delle domande, le iniziative progettuali
legate alla formazione e sensibilizzazione del territorio e alla
formazione per operatori e gli importi concedibili sono compresi
tra 10mila e 25mila euro, fino ad esaurimento delle risorse che
ammontano a 150mila euro all'anno per il triennio 2023-25.
Anche in questo caso gli importi concedibili sono compresi tra
10mila e 25mila euro e i progetti sono finanziati fino ad
esaurimento delle risorse. La domanda, redatta attraverso
l'utilizzo della modulistica, deve essere presentata tramite
posta elettronica certificata all'indirizzo
immigrazione@certregione.fvg.it, entro il 31 marzo di ogni anno.
Per il 2023 le domande sono presentate entro trenta giorni dalla
data di entrata in vigore del regolamento.
ARC/MA/gg
Il governatore Massimiliano Fedriga oggi a Trieste