Stamani la presentazione del lunario storico della Benemerita in
lingua friulana
Udine, 18 dic - "Il Friuli è un principio, e come tutti i
principi unisce e non divide, non invecchia e non muore. Così
come l'Arma dei Carabinieri. Due principi che si fondono in
un'opera importante, il calendario storico 2024 della Benemerita,
da sempre oggetto di culto, e che lo diventa anche di più oggi,
realizzato in 'marilenghe' per la seconda volta, dopo l'esordio
di grande successo dello scorso anno".
È il concetto espresso questa mattina dal vicegovernatore e
assessore alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil,
intervenuto a Udine, nella sede del Comando Legione dei
Carabinieri "Friuli Venezia Giulia", nella caserma "Attilio
Basso", alla presentazione del calendario storico dell'Arma 2024
realizzato in lingua friulana. All'illustrazione hanno preso
parte, tra gli altri, il comandante della Legione Carabinieri
"Friuli Venezia Giulia", generale di brigata Francesco Atzeni, e
il presidente dell'Agenzia regionale per la lingua friulana, Eros
Cisilino.
Nel portare i saluti del governatore del Friuli Venezia Giulia
Massimiliano Fedriga, Anzil ha posto l'accento sul ruolo di
riferimento assunto nella nostra regione e in Italia dall'Arma
fin dalla sua nascita: "La Benemerita ha svolto una funzione di
vera e propria pedagogia istituzionale in un territorio, quello
del Fvg, per decenni poco conosciuto anche dalle stesse comunità
del resto della Penisola. La nostra è stata per lungo tempo terra
di presidio armato del confine orientale. In quei tempi, l'Arma
si è configurata come importante e fondamentale istituzione sulla
quale poter fare affidamento, amata e rispettata".
Nel ricordare di aver ricoperto il ruolo di ufficiale dei
Carabinieri, il vicegovernatore ha fatto notare poi che oggi
molte cose sono cambiate: "Il Friuli Venezia Giulia non è più al
limite del confine orientale ma è un territorio che pulsa nel
cuore di una nuova Europa". E che pure "il connubio tra Arma e
Fvg è mutato, davanti a nuove prospettive, in un mondo che
respira e vive un nuovo concetto di confine, inteso non come
limite ma come inizio, con nuove relazioni, con un mondo dalle
identità differenti maturate nei secoli, col quale siamo pronti a
confrontarci per crescere insieme, in sinergia e nel reciproco
rispetto".
ARC/PT/gg
Il vicegornatore Mario Anzil nel corso del suo intervento