Il vicecegovernatore all'inaugurazione dell'esposizione in
contemporanea a Udine e Gorizia
Pordenone, 24 nov - "L'arte è un linguaggio universale che
unisce culture e territori, trasformando i confini geografici o
politici in luoghi di ispirazione, incontro e contaminazione. Le
espressioni artistiche spesso maturano e si sviluppano proprio
nei territori che rappresentano delle 'cerniere' perché l'arte
non conosce frontiere. La mostra che oggi si inaugura, non a caso
organizzata in due sedi a Udine e a Gorizia, è la testimonianza
di quanto il Friuli Venezia Giulia sia da sempre un crocevia,
terra di passaggio e di incontro e quindi anche di una ricchezza
culturale plurale".
Sono state le parole del vicegovernatore della Regione con delega
alla Cultura, Mario Anzil, intervenuto oggi pomeriggio a Udine
all'inaugurazione della mostra "Pittori del Settecento tra
Venezia e Impero. Arte attraverso i territori del Friuli Venezia
Giulia", organizzata dai Musei civici di Udine in collaborazione
con i Musei provinciali di Gorizia e dall'Ente regionale per il
patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia. La rassegna
presenta un corpus di 130 opere e documenti, che ripercorrono la
produzione artistica che ha caratterizzato la regione nel XVIII
secolo come punto d'incontro tra l'arte pittorica veneta e quella
oltralpina.
"La nostra regione - ha proseguito Anzil, che ha portato i saluti
del governatore Massimiliano Fedriga - in quel periodo era
territorio di passaggio e delimitazione perché attraversato dalla
direttrice Vienna-Venezia, le capitali delle due grandi potenze
europee che dominavano sulla regione, ovvero la Serenissima
Repubblica di Venezia sulla Patria del Friuli e l'Impero
asburgico sul Goriziano, Trieste e la vicina Slovenia. È anche
questo crogiuolo di tradizioni, lingue e culture diverse che ha
prodotto una notevole ricchezza artistica molto ben rappresentata
nell'interessante esposizione".
"Il coinvolgimento concomitante di Udine e di Gorizia
nell'organizzazione della mostra - ha sottolineato il
vicegovernatore - oltre a dare espressione della complessità
della storia artistica nel territorio, contribuisce alla
ricchezza e all'efficacia della programmazione che oggi ci
consente di giocare la grande sfida degli eventi di avvicinamento
a Go!2025, capitale europea della cultura che guarda oltre i
confini".
La mostra vuole offrire uno sguardo privilegiato su come Udine e
Gorizia abbiano accolto e influenzato figure artistiche di grande
rilevanza, lasciando un'eredità culturale di inestimabile valore
con un filo rosso che collega le varie tappe del percorso
espositivo, evidenziando l'attività sul territorio di artisti
come Giambattista Tiepolo, Giandomenico Tiepolo, Pietro Longhi,
Nicola Grassi, Gaspare Diziani, Francesco Fontebasso e Francesco
Chiarottini.
Un elemento caratterizzante dell'esposizione è la provenienza di
opere dalle chiese parrocchiali dei territori provinciali di
Udine, Gorizia e Pordenone. L'esposizione è da oggi - e fino al 7
aprile 2024 - aperta al pubblico nelle sale del Castello di Udine
e a partire dal 14 dicembre - sempre fino al 7 aprile 2024 - sarà
visitabile anche a Palazzo Attems Petzenstein a Gorizia.
ARC/LIS/ma
Il vicegovernatore Mario Anzil, a destra, nel suo intervento nel Castello di Udine all'inaugurazione della mostra "Pittori del '700 tra Venezia e Impero".
Il Salone del Parlamento nel Castello di Udine dove si è tenuta la presentazione della mostra sui Pittori del '700 in Fvg alla quale ha preso parte anche il vicegovernatore della Regione Mario Anzil
Il vicegovernatore della Regione Mario Anzil alla presentazione della mostra sui Pittori del '700 al Castello di Udine