Cultura: Gibelli, Vajont elegia alla Montagna è prospettiva di memoria
Pordenone, 11 mar - "Vajont elegia alla Montagna è una
composizione che conferisce prospettiva alla memoria. Di quella
immane tragedia resta il dolore per tutti e a noi il compito di
lavorare affinchè anche in futuro ci si ricordi di quanto
accaduto perché non accada più. La memoria è il fondamento della
nostra civiltà e la musica di oggi ne è un veicolo; le sue note
trasportano il dolore di allora e la fiducia di uno sguardo
sereno al domani per non ripetere gli errori del passato". L'assessore regionale alla Cultura Tiziana Gibelli ha portato
così il suo saluto, unito a quello del governatore del Friuli
Venezia Giulia Massimiliano Fedriga, all'evento per la
commemorazione delle vittime del Vajont che si è svolto
stamattina nel ridotto del teatro Verdi di Pordenone. Il maestro Roberto Fabbricciani ha composto per "Vajont elegia
alla Montagna" una partitura emozionante che raccoglie il dolore
delle comunità, lo rielabora e lo restituisce in forma di
valorizzazione della memoria collettiva trasposta in una
dimensione europea. La sua composizione per flauto, voce soprano,
quartetto d'archi e coro è stata eseguita per la rima volta sulla
diga del Vajont lo scorso 9 ottobre nel giorno dell'anniversario
della tragedia che causò quasi duemila vittime. Oggi è stata
riproposta in una celebrazione dedicata anche alla memoria del
presidente del Parlamento Europeo David Sassoli, che si spese per
una commemorazione europea. Anche stamane, accanto alla Regione che ha sostenuto l'evento,
erano presenti i rappresentanti dell'Unione europea con
l'europarlamentare Marco Dreosto, del Governo con la
sottosegretaria al ministero della Transizione ecologica Vannia
Gava, del mondo della Cultura, con il presidente del teatro Verdi
Giovanni Lessio, e i sindaci delle comunità di montagna, oltre ai
rappresentanti degli enti che hanno curato il progetto culturale,
realizzato da Piano Fvg e Musicae distretto culturale del
pianoforte di Pordenone. Dopo l'esecuzione del maestro Fabbricciani, si è svolto un
convegno che ha messo a confronto Paolo Angelini, capodelegazione
italiana in Convenzione delle Alpi per il ministero, Germana Bodi
del Fai, Rinaldo Comino direttore del servizio foreste e Corpo
forestale regionale e il sindaco di Erto e Casso Antonio Carrara
per il Parco delle Dolomiti friulane. Al centro del dibattito il difficile equilibrio tra istanze
dell'uomo e della natura, il valore delle foreste montane nella
salvaguardia ecologica ma anche economica dei territori d'alta
quota, l'impegno per il superamento della crisi ambientale e il
ruolo dell'ente parco delle Dolomiti friulane.
ARC/SSA/gg
L'assessore regionale Tiziana Gibelli mentre interviene all'evento
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