La Giunta Regionale


11.07.2015 11:43

PROTEZIONE CIVILE: 12 MILIONI DI EURO PER INTERVENTI URGENTI NELLE PROVINCE DI UDINE E PORDENONE

Udine, 11 lug - La Giunta regionale ha ratificato il decreto firmato dall'assessore regionale alla Protezione civile Paolo Panontin lo scorso 3 luglio, con il quale è stata impegnata la spesa complessiva 12.536.000 di euro a carico del Fondo regionale per la protezione civile per realizzare interventi urgenti, indispensabili alla salvaguardia della pubblica incolumità e per la messa in sicurezza del territorio regionale.

E' stato dato atto così che permane l'emergenza già dichiarata nel novembre 2014 e che le situazioni di rischio si sono ulteriormente aggravate, rendendo necessario avviare gli interventi di ripristino e messa in sicurezza sui territori delle province di Udine e Pordenone, già pesantemente interessati dagli eventi alluvionali del 2002 e del 2004.

Con le risorse già stanziate precedentemente la Protezione Civile regionale aveva già avviato 53 interventi di urgenza su tutto il territorio regionale. "Nonostante ciò, permane una grave situazione di dissesto che rende necessari ulteriori interventi per il ripristino e la messa in sicurezza del territorio: il sistema integrato di Protezione civile regionale - spiega Panontin - intende scongiurare eventuali nuove situazioni emergenziali che potrebbero generarsi anche in conseguenza di fenomeni meteorologici di media intensità".

La necessità di avviare con urgenza gli interventi e la grande mole di lavoro conseguente all'avvio dei cantieri ha determinato il coinvolgimento anche degli Enti locali colpiti dagli eventi occorsi, per la realizzazione diretta dei lavori.

Sono una cinquantina i comuni interessati dagli interventi, tutti in provincia di Udine e Pordenone (a parte un'opera da 250 mila euro in località Piedimonte a Gorizia) e molti dei quali nelle aree montane.

ARC/EP

da avviare a seguito degli eventi meteo avversi occorsi sul terriorio regionale nell'anno 2014 al fine di abbassare il rischio che nuove situazioni emergenziali si verifichino nelle medesime aree con pericolo per la pubblica incolumità