La Giunta Regionale


18.05.2015 17:09

AUTONOMIE LOCALI: PANONTIN, SUPERATO IL CRITERIO DELLA SPESA STORICA

Udine, 18 mag - "Una rivoluzione copernicana". Così l'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin ha definito il disegno di legge (ddl) di Riforma della Finanza locale, la cui bozza è stata approvata oggi in via preliminare dalla Giunta regionale del Friuli venezia Giulia.

"Attualmente - ha spiegato Panontin - nei trasferimenti di risorse al Sistema delle Autonome locali facciamo riferimento al criterio della spesa storica, che risale ai cosiddetti Decreti Stammati degli Anni Settanta. Esso dà luogo a squilibri sul territorio che con questo provvedimento intendiamo superare, anche affermando la capacità impositiva degli Enti locali".

Questa novità si affianca a quanto previsto nella recente Riforma del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL). "C'è oggi l'opportunità di fare in modo che gli Enti locali, raggruppati nelle Unioni, possano avere anche un ruolo di co-progettazione e co-programmazione delle Politiche di Sviluppo" afferma Panontin.

"Per questo - continua l'assessore - nella Riforma del CAL abbiamo previsto che la presidenza di questo organismo, in rappresentanza di tutte le Unioni Territoriali Intercomunali (UTI), insieme alla presidenza della Regione, programmino per un triennio le risorse da trasferire al Sistema degli Enti locali, sia ordinarie che per gli investimenti. Ciò risponde a un'aspettativa degli amministratori locali di passare, almeno in parte, da un sistema di finanziamento degli investimenti a domanda, su leggi di settore, a un sistema di fondo unico per gli investimenti che lascia ai territori la responsabilità della decisione. Aggiungo che nelle norme transitorie del ddl approvato oggi abbiamo anche previsto un sistema incentivante che premia quelle UTI che attuano in tempi più veloci rispetto alle previsioni di legge il trasferimento delle funzioni".

Grazie anche a questa previsione, per Panontin si può ora parlare di un "Sistema integrato, composto da un lato dalla Regione, dall'altro dagli Enti locali, che insieme si relazionano anche con il Governo nazionale, anche per garantire i saldi complessivi di Finanza pubblica e il contenimento del debito, ma gestendo in assoluta autonomia la Finanza a livello regionale. Il tutto garantendo equità, omogeneità, equilibrio tra le diverse aree in termini di infrastrutture e servizi pubblici".

ARC/PPD