La Giunta Regionale


17.03.2015 17:04

AUTONOMIE LOCALI: PANONTIN, RICONSIDERARE LE CHIUSURE DEGLI UFFICI DI POSTE ITALIANE

Udine, 17 mar - Su richiesta dell'assessore regionale alle Autonomie locali del Friuli Venezia Giulia Paolo Panontin e dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) del FVG si è svolto oggi a Udine un incontro con i rappresentanti di Poste Italiane (PI) del Friuli Venezia Giulia e dell'area Nord Est per verificare la possibilità di mitigare l'impatto negativo del Piano strategico PI per il periodo 2015-2019.

Alla riunione, accanto all'assessore Panontin, erano presenti i rappresentanti dei Comuni del Friuli Venezia Giulia interessati dalle chiusure degli uffici postali e il presidente dell'ANCI FVG Mario Pezzetta.

"Ho ribadito a Poste Italiane - ha commentato Panontin - la nostra disponibilità a valorizzare la presenza capillare degli uffici postali sul nostro territorio, anche attraverso l'attuazione del Protocollo d'intesa che abbiamo firmato con PI lo scorso 18 novembre 2014 che prevedeva di assegnare alla rete degli uffici postali servizi aggiuntivi, da erogare in particolare nelle zone disagiate e in montagna, anche al fine di scongiurare la possibile chiusura di sedi periferiche".

L'assessore ha voluto altresì segnalare l'esigenza di riconsiderare la funzione degli uffici postali, alla luce della recente Riforma del sistema delle Autonomie locali, in modo da coordinare il sistema di fornitura dei servizi ai cittadini e poterne raggiungere la maggior parte efficacemente.

"ANCI FVG è in sintonia con la Regione su questa tema", ha quindi sostenuto il presidente Pezzetta, che ha precisato che i servizi innovativi che PI promette di offrire per compensare le chiusure sono bene accetti, ma che sarebbe stato importante, prima di attivare tali servizi alternativi (e poi, solamente quando la popolazione fosse stata nelle condizioni di sfruttarli), pensare alla chiusura degli uffici.

"Per ANCI - ha aggiunto Pezzetta - le poste sono un presidio irrinunciabile sul territorio, nel quale si possono sviluppare i servizi di prossimità per tutti quei cittadini che hanno maggiori difficoltà ad accedere alle tecnologie on-line". "Seguiremo la vicenda da vicino - ha concluso il presidente di ANCI FVG - assieme alla Regione, visto che la politica di razionalizzazione di PI è partita con le prime chiusure già nel 2013 e che ci chiediamo cosa ci aspetta nel prossimo futuro".

Per Poste Italiane è intervenuto all'incontro il responsabile di Mercato Privati Area Territoriale Nord Est Cosimo Andriolo che ha ricordato come il piano di razionalizzazione degli uffici postali si muova in un quadro predeterminato dal decreto ministeriale 7 ottobre 2008 e dall'Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM), e miri a rafforzare i principali presidi esistenti.

Il rappresentante di PI ha ricordato che attualmente in Friuli Venezia Giulia sono attivi 337 uffici postali. Le chiusure sarebbero 19, mentre per altri sette uffici si prevede un ridimensionamento dell'orario. Andriolo si è quindi soffermato sui criteri individuati dal piano nazionale, ricordando che in Friuli Venezia Giulia la presenza degli uffici postali è pari a un ufficio ogni 3.600 abitanti, mentre la media nazionale è di un ufficio ogni 4.700 abitanti.

Il rappresentante di PI ha comunque manifestato l'intenzione di riportare i suggerimenti, le perplessità e le osservazioni espresse dagli amministratori del Friuli Venezia Giulia agli organismi centrali di PI. Nel concludere l'incontro, l'assessore Panontin ha affermato che sottoporrà gli esiti della riunione, unitamente agli spunti emersi dal medesimo dibattito in atto nelle altre Regioni, al Tavolo nazionale di trattativa, istituito tra la Conferenza delle Regioni e PI, al fine di individuare le iniziative da intraprendere per tutelare i cittadini e assicurare loro servizi efficaci.

ARC/CM