Trieste, 8 mag - "L'approvazione in Commissione, all'unanimità
e senza emendamenti, del disegno di legge 89 sulle misure urgenti
in materia di demanio marittimo e idrico è un segnale importante
che il Friuli Venezia Giulia lancia a livello nazionale e
internazionale. Con iniziative di questa portata, condivise da
tutte le forze politiche, miglioriamo l'immagine del nostro
territorio, affermiamo quanto siano fondamentali le attività
legate al turismo 'made in Italy' e difendiamo il nostro
patrimonio e un comparto in forte sofferenza a causa
dell'emergenza sanitaria causata dal Coronavirus".
Questo il commento dell'assessore al Demanio Sebastiano Callari
durante la discussione in videoconferenza del provvedimento con i
consiglieri regionali della I Commissione allargata alla II. Nel
corso della seduta si è deciso, infatti, che le proposte di
modifica, sollevate durante il dibattito, vengano integrate nel
testo che sarà portato in Aula entro la fine del mese.
"La grave epidemia che ha colpito il Paese ci ha dato
l'opportunità di fare chiarezza sull'annoso tema delle proroghe
delle concessioni demaniali marittime - ha spiegato Callari -. A
seguito dell'approvazione della legge dello Stato 145 del 2018,
che consentiva l'allungamento delle concessioni fino al 2033,
sono arrivate le sentenze contrarie emanate da alcuni Tar e dal
Consiglio di Stato sulla base di una sentenza della Corte di
Giustizia dell'Unione Europea che hanno paralizzato la
situazione, bloccando di fatto gli investimenti degli operatori
del settore".
"La stessa Corte europea lascia però qualche spiraglio - aggiunge
l'assessore -. Pur ribadendo, infatti, la non applicabilità delle
normative nazionali che vanno a contrastare quelle europee,
affermando chiaramente che nell'ambito dei confini Ue i servizi
debbano sempre rispondere a principi di trasparenza e di libera
concorrenza, la sentenza precisa che una proroga - opportunamente
motivata - possa essere consentita laddove esista la necessità di
assicurare questioni di natura igienico-sanitaria, di ordine
pubblico e di carattere sociale".
"Oltre alla proroga delle concessioni al 2033, il nostro
provvedimento - molto apprezzato dagli operatori del settore -
prevede anche lo slittamento al 30 novembre del pagamento dei
canoni demaniali, in attesa delle decisioni che il Governo
potrebbe prendere in quest'ambito, facendo scivolare questa
scadenza addirittura a marzo 2021 - precisa Callari -. Le imprese
in crisi economica potranno, inoltre, versare il canone in cinque
anni e in 60 rate, una opportunità, quest'ultima, allargata anche
quelle realtà che hanno in essere un contenzioso con la Regione".
ARC/RT/pph
In primo piano l'assessore regionale al Demanio Sebastiano Callari
fFoto ARC