Trieste, 24 ott - "Avere norme non autoreferenziali che siano
di facile interpretazione sia per i cittadini e le imprese del
territorio sia per la Pubblica amministrazione stessa. È questo
l'obiettivo che la Giunta Fedriga punta a raggiungere attraverso
il disegno di legge SemplificaFvg che rende il Friuli Venezia
Giulia protagonista di un'innovativa esperienza normativa".
Lo evidenzia l'assessore regionale a Servizi generali e Sistemi
informativi, Sebastiano Callari, al termine della riunione della
I Commissione consiliare, contesto dove ha illustrato il ddl
66/2019 che, nei primi mesi del prossimo anno, approderà in
Consiglio regionale per la conversione in legge.
"La nostra regione - ha spiegato Callari - è penalizzata dalla
vicinanza di Austria e Slovenia, due realtà caratterizzate da
processi burocratici più snelli e veloci di quelli italiani, e
quindi dobbiamo sfruttare l'autonomia per varare provvedimenti
che ci consentano di superare questo problema, con vantaggi per
cittadini e imprese. Il contrario di semplificazione non è
complessità ma confusione, ovvero proprio ciò che le norme devono
contrastare. Ne è un esempio l'eccessiva stratificazione delle
leggi, che rende difficile, anche agli amministratori pubblici,
districarsi in quello che, nel tempo, è diventato un vero e
proprio labirinto normativo".
L'assessore ha evidenziato che "SemplificaFvg agirà su due piani:
da un lato renderà le future leggi più comprensibili, fruibili e
in linea con la tendenza alla digitalizzazione, dall'altro
sancirà un'azione di manutenzione delle normative esistenti che
si tradurrà in una semplificazione amministrativa con procedure e
adempimenti meno complessi".
"Sotto il profilo pratico - ha spiegato Callari - verrà istituito
un comitato che vigilerà sulla corretta stesura delle norme e dei
regolamenti regionali, non dal punto di vista nel merito ma della
forma. Inoltre, il provvedimento agevolerà il dialogo tra
l'assessore di riferimento, i cittadini e gli enti locali per
instaurare un dialogo costruttivo tra utenti e Regione: in questo
modo favoriremo l'adozione di norme suggerite dal basso piuttosto
che provvedimenti calati dall'alto che non sempre portano i
risultati sperati".
L'esponente dell'Esecutivo Fvg ha infine sottolineato che lo
slittamento al 2020 della trattazione del ddl da parte del
Consiglio regionale "rappresenta un'opportunità di miglioramento
perché consentirà a tutti i soggetti coinvolti di studiare con
calma il provvedimento, in merito al quale siamo aperti al
dialogo, e di suggerire conseguenti migliorie. Trattandosi di un
documento articolato, che darà un'impostazione molto innovativa
All'amministrazione del Friuli Venezia Giulia, è infatti giusto
che su di esso ci sia la massima convergenza".
ARC/MA/fc
L’assessore regionale al Patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi, Sebastiano Callari (a sinistra), alla riunione della I Commissione consiliare, nell'ambito della quale è stato illustrato il ddl 66/2019.
Foto ARC FVG
L’assessore regionale al Patrimonio, demanio, servizi generali e sistemi informativi, Sebastiano Callari (a sinistra), alla riunione della I Commissione consiliare, nell'ambito della quale è stato illustrato il ddl 66/2019.
Foto ARC FVG