Patrimonio: Callari, ex sede Provincia Pn a disposizione collettività
Pordenone, 9 set - "La Regione non ritiene che gli immobili di
proprietà debbano essere qualcosa da tenersi stretto, quanto
invece un patrimonio da mettere a disposizione del territorio di
appartenenza. Solo in questo modo si valorizzano quei beni che
sono diventati un punto di riferimento e di identità della
popolazione del luogo".
Lo ha detto l'assessore al Patrimonio del Friuli Venezia Giulia,
Sebastiano Callari, a margine di un incontro svoltosi oggi in
Municipio a Pordenone con il sindaco Alessandro Ciriani e il
commissario straordinario dell'Uti del Noncello, Augusto Viola.
Il vertice va nel solco della continuità di quanto già avviato in
precedenza dalla collega dell'Esecutivo, Barbara Zilli, sull'uso
dell'ex sede della Provincia di Pordenone.
In particolare, Callari ha voluto compiere insieme al sindaco una
mappatura delle esigenze espresse dal primo cittadino, alla luce
dell'accordo già siglato dalla Regione che prevede lo spostamento
di alcuni uffici all'interno dei palazzi Pera, Sbrojavacca ed ex
cinema Danubio.
"Siamo partiti - ha detto l'assessore - dalla delibera che il
nostro esecutivo aveva già approvato a luglio e sulla quale, dopo
una attenta valutazione compiuta dal commissario straordinario
dell'Uti e su sua sollecitazione, abbiamo intenzione di compiere
alcuni approfondimenti che tengano conto dei suggerimenti
condivisibili fornitici oggi dal Comune".
Callari ha ribadito il principio lungo il quale si muoverà
l'azione della Regione nella cessione dell'utilizzo degli spazi
dell'ex Provincia. "È nostra intenzione - ha ribadito a margine
dell'incontro - mettere a disposizione della collettività di
Pordenone e del suo mandamento ciò che per la popolazione
rappresenta un punto di riferimento per la sua storia e per
l'identità acquisita nel tempo. Noi vogliamo restituire quei
locali ai legittimi proprietari, che sono i cittadini,
nell'ottica di sussidiarietà e di confronto che ha sempre
contraddistinto la nostra azione di governo".
"Nessuna gestione, nemmeno quella del patrimonio - conclude
Callari - va fatta a tavolino ma, al contrario, va condivisa con
il territorio".
ARC/AL/fc
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