"L'occupazione è precipitata nel biennio 2008-2009"
Trieste, 8 apr - "In provincia di Udine l'occupazione è
precipitata nel biennio 2008 - 2009, per poi ulteriormente
peggiorare tra il 2011 ed il 2012. Durante questo periodo, in cui
non mi risulta che a governare in regione fosse il Centro
sinistra, gli occupati sono calati di ben 13.334 unità, passando
da 229.616 a 216.282. Si tratta di dati più che eloquenti, che
fanno riflettere: se allora non si fosse puntato solo sulle
politiche passive, che non hanno permesso di aggredire la crisi
fin da principio, e si fosse lavorato da subito con politiche
attive per l'occupazione, credo che la situazione attuale sarebbe
diversa e meno complicata.
Lo rileva l'assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, in
risposta alle affermazioni del presidente della Provincia di
Udine, Pietro Fontanini.
"Sorprende che un politico di lungo corso come il presidente
della provincia di Udine - prosegue Panariti - non conosca la
realtà ed utilizzi strumentalmente un confronto già in essere tra
Regione e parti sociali in merito ai dati dell'economia e del
mercato del lavoro, con l'unico scopo evidente di fare un po'di
campagna elettorale low cost".
"Come lo stesso presidente Fontantini sa, e ben prima che egli
cominciasse a preoccuparsi dell'andamento dell'occupazione,
ricordo che abbiamo da tempo messo a punto efficaci strumenti di
politica attiva, che prevedono un coinvolgimento molto forte
delle imprese, oltre a calendarizzare incontri per condividere
nei territori e con tutte le parti sociali i diversi andamenti
del mercato del lavoro negli ambiti provinciali e delineare le
ulteriori misure da adottare".
"Le risorse e l'impegno profusi dalla Giunta regionale guidata da
Debora Serracchiani proprio sulle politiche attive, sulla
formazione professionale, sugli incentivi alle assunzioni, cui si
affiancano la riorganizzazione dei servizi dell'impiego oltre a
programmi come 'Garanzia giovani' e 'Occupabilità', hanno
supportato e stanno accompagnando timidi ma evidenti segnali di
un miglioramento nell'economia e nell'occupazione regionale",
puntualizza Panariti.
"In questo contesto - conclude - se Udine e la sua provincia
continuano a essere in una situazione molto difficile, non
servono recriminazioni e tristi tentativi di colpevolizzare altri
territori in cui in questo momento l'occupazione va
complessivamente meglio: servono piuttosto strumenti specifici,
capaci di riqualificare e ricollocare la manodopera e, come
osservato anche dalle parti sociali, serve una ripresa che possa
spingere il mercato interno e far ripartire il sistema".
ARC/PPD/com