La Giunta Regionale


23.07.2015 15:25

AUTONOMIE LOCALI: LE LINEE GUIDA PER IL PRIMO PROGRAMMA DELLE FUSIONI DI COMUNI

Trieste, 23 lug - Su proposta dell'assessore alle Autonomie locali e al Coordinamento delle Riforme Paolo Panontin, la Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia ha approvato il documento Direttive e indirizzi per l'adozione del primo Programma annuale delle fusioni di Comuni, già previsto dalla legge regionale 26/2014.

Si tratta di un documento contenente le linee guida per l'elaborazione del Programma annuale delle fusioni che l'assessore Panontin ha ritenuto opportuno proporre alla Giunta regionale prima che si iniziasse l'elaborazione del primo documento annuale, quello del 2015.

Secondo quanto previsto da una legge regionale già nel 2003 (la 5/2003), l'iniziativa per la fusione può essere promossa: dai Consigli comunali, da un determinato numero di elettori, dalla Giunta regionale.

In realtà, finora, la Regione non si è mai avvalsa di questa facoltà ed è sempre mancato un disegno regionale complessivo di razionalizzazione e semplificazione della geografia amministrativa, che può essere attuata anche attraverso la riduzione del numero di Comuni come sta accadendo da anni in tutte le regioni d'Italia e nelle province autonome di Trento e Bolzano.

"In questo contesto, il Programma annuale delle fusioni è uno strumento innovativo che risponderà alla duplice finalità di dare impulso sovracomunale ai processi aggregativi e di pianificarli" ha affermato l'assessore Panontin.

"Per essere uno strumento davvero utile e non un mero documento - ha proseguito l'assessore Panontin - il Programma annuale delle fusioni dovrà essere elaborato sulla base di un criterio demografico, uno geografico, ovviamente un criterio socio-economico che tenga conto delle precedenti esperienze aggregative, ma anche delle manifestazioni d'interesse provenienti dal territorio".

Il Programma annuale delle fusioni in concreto sarà composto da due parti: la prima ipotizzerà le fusioni di tutti i Comuni al di sotto di una determinata soglia demografica; la seconda conterrà le ipotesi di fusione ritenute prioritarie. Subito dopo l'adozione da parte della Giunta regionale di queste direttive e criteri avrà inizio la fase partecipativa, nella quale la Regione illustrerà ai Comuni interessati i vantaggi derivanti dalle fusioni e raccoglierà le proposte e le osservazioni dei portatori d'interesse.

Alla fine di questa fase partecipativa, la Giunta regionale avvierà una fase deliberativa, adottando in via preliminare il Programma annuale delle fusioni, secondo quanto previsto dalla legge regionale 26/2014.

"Abbiamo avviato il processo di costituzione delle Unioni Territoriali Intercomunali (UTI) - ha concluso l'assessore Panontin - adesso vogliamo proseguire nell'attuazione del Riordino del sistema Regione - Autonomie locali in Friuli Venezia Giulia con il Programma delle fusioni per arrivare, se non al dimensionamento ideale dei Comuni, almeno a quello idoneo per una migliore gestione del territorio e delle risorse".

ARC/Com/PF