La Giunta Regionale


10.06.2015 16:10

AUTONOMIE LOCALI: PANONTIN, LIGNANO ADERISCE ALL'UTI MA A REGIME DIFFERENZIATO

Udine, 10 giu - Già nei prossimi giorni il Consiglio comunale di Lignano Sabbiadoro sarà chiamato a deliberare sulla sua adesione all'Unione Territoriale Intercomunale (UTI) della Bassa Friulana Occidentale grazie al riconoscimento - normativamente introdotto da Giunta e Consiglio regionali la scorsa settimana - della peculiarità per i grandi Comuni turistici del Friuli Venezia Giulia.

Lo hanno confermato oggi a Udine l'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin e il sindaco di Lignano Sabbiadoro Luca Fanotto che in conferenza stampa hanno ribadito le ragioni che hanno portato l'Amministrazione municipale lignanese a modificare la propria precedente posizione di restare al di fuori del nuovo sistema territoriale previsto dalla Regione con la legge 26 del 2014, poi ritarato recentissimamente con la norma 12/2015.

Un provvedimento, come ha riconosciuto lo stesso assessore Panontin, frutto di un sinergico lavoro di Giunta e Consiglio regionali ("nella sua interezza", ha indicato l'assessore), che ha considerato ragionevole e opportuno tener conto di realtà economico-turistiche quali Lignano e Grado che "da grandi paesi, nel giro di un week-end, si trasformano nei mesi estivi in grandi città, di dimensioni anche superiori a Trieste e Udine".

"Con rammarico - ha osservato Panontin - avevamo preso nota della volontà di Lignano di non aderire all'UTI: ma le modifiche introdotte dalla legge 12 del 2015, con la previsione del riconoscimento legislativo di una specificità per questi Comuni (che si gonfiano per raggiungere, come Lignano, anche i 250.000 residenti) e dunque di un regime differenziato necessario per affrontare i problemi, soprattutto in termini di servizi, dei cittadini e del turista, ci permettono di far rientrare nell'alveo delle UTI anche Lignano, sin qui unica realtà del territorio regionale a non essere legata a un'Unione".

Quindi, hanno evidenziato oggi a Udine Panontin e Fanotto, da una prima idea (non prevista peraltro dalla legge regionale) della creazione di una UTI delle spiagge del FVG, alla successiva ipotesi di un'autonomia lignanese, si passa ora all'inserimento - dovrà deciderlo il Consiglio comunale - nell'Unione della Bassa Friulana Occidentale, facendo perno sui contenuti precipui degli articoli 26 e 27 della legge 26/2014 come modificati dalla 12/2015, che conferma la possibilità (sarà poi fissata a livello di statuto della singola UTI) di svolgere in autonomia alcune funzioni strategiche, che per Lignano, ha ipotizzato il sindaco, potrebbero essere quelle legate alla Polizia municipale, al personale, al sistema di accertamento tributario (leggasi in particolare seconde case), eventualmente le attività produttive, in quanto legate al sistema turistico locale.

Lignano, pertanto, non sarà costretta a restare da sola, come in precedenza deciso dall'Amministrazione municipale, che l'avrebbe penalizzata dal punto di vista finanziario, ha rimarcato il primo cittadino, scontando così una riduzione del 30 per cento nei trasferimenti da parte della Regione.

Per quanto concerne invece la città di Grado, ha ancora affermato Panontin, resta invariato il suo inserimento nell'UTI del Basso Isontino ma l'Isola del Sole potrà a sua volta beneficiare di questo regime differenziato previsto dalla norma regionale per i Comuni turistici e i quattro Comuni capoluogo.

Dopo la delibera del Consiglio comunale di Lignano, il Piano di riordino territoriale del FVG sarà portato all'attenzione del Consiglio delle Autonomie Locali (CAL), per essere quindi approvato in modo definitivo dalla Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia.

ARC/RM

 
sull'adesione di Lignano Sabbiadoro all'Unione Territoriale Intercomunale (UTI) della Bassa Friulana Occidentale, rilasciate a Udine il 10 giugno 2015