La Giunta Regionale


12.09.2014 19:04

LAVORO: PANONTIN, LE PREROGATIVE DEL PRIVATO GIÀ APPLICABILI AL PUBBLICO

Udine, 12 set - "In merito alle osservazioni del consigliere regionale Riccardo Riccardi che in un intervento ha auspicato l'applicazione della disciplina privatistica al lavoro pubblico, è bene ricordare che già con il decreto legislativo 29/1993 sono state riformate le regole del lavoro pubblico, contrattualizzando i rapporti di lavoro dei dipendenti pubblici a cui si applica, ai sensi del decreto legislativo 165/2001, il codice civile".

Lo ricorda l'assessore regionale alla Funzione pubblica Paolo Panontin, precisando che "data la peculiarità delle funzioni del dipendente pubblico e la necessità che esso operi a qualunque livello nel rispetto dei principi di buon andamento e imparzialità, secondo quanto prevede la Costituzione, sono state via via previste norme speciali sia dalla legislazione che dai contratti collettivi, come ad esempio la disciplina sul dovere di esclusività, che di certo non è richiesta nel settore privato, o il fatto che non possono essere attribuiti benefici economici se non con specifiche disposizioni di legge e di contratto".

Con riferimento al potere del datore di lavoro pubblico di trasferire il personale fra le diverse strutture organizzative, Panontin fa presente che "le regole per poter procedere in tal senso sono già esistenti e sono state ulteriormente rafforzate dal recente intervento del decreto legislativo 90/2014, non solo all'interno della stessa Amministrazione pubblica, ma anche fra Enti diversi".

Per quanto riguarda, infine, la mobilità fra Enti del Comparto unico regionale, l'assessore ricorda che "già con la legge regionale 24/2009 la mobilità ha trovato concreta applicazione, proprio escludendo la necessità del nulla osta al trasferimento da parte dell'Amministrazione di appartenenza. La reintroduzione del nulla osta ad opera della legge finanziaria regionale per l'anno 2013 è stata definitivamente superata con l'intervento legislativo recentemente adottato dal Consiglio con la legge regionale 12/2014, in occasione della ridefinizione delle regole assunzionali, limitando la necessità di chiedere il nulla osta, al fine di non creare disservizi, solo qualora l'Amministrazione di appartenenza sia sottoposta ad un divieto assoluto di assunzione di personale".

ARC/Com/EP