La Giunta Regionale


20.12.2013 

PROTEZIONE CIVILE: PANONTIN, 300.000 EURO PER IL SOCCORSO ALPINO

Trieste, 20 dic - Tra la Protezione civile ed il Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico verrà sottoscritta una convenzione per mantenere ed incrementare, in Friuli Venezia Giulia, l'attuale potenzialità di intervento ed assicurare al Soccorso alpino regionale tutti gli strumenti necessari, inclusi quelli altamente innovativi, finalizzati ad agevolare e potenziare l'efficacia degli interventi di ricerca, recupero e soccorso di persone disperse. Su proposta dell'assessore alla Protezione civile Paolo Panontin, la bozza dell'Accordo è stata approvata oggi dalla Giunta regionale, che ha altresì autorizzato l'impiego di 300.000 euro a copertura delle spese che il Soccorso alpino sosterrà a fronte del costo delle attività previste dalla convenzione.
"Negli ultimi anni si è registrato un notevole incremento degli interventi eseguiti dal Soccorso alpino - osserva Panontin - che vengono eseguiti soprattutto in ambiente ostile ed impervio, per cui chi ne fa parte deve essere adeguatamente equipaggiato ed avere competenze e specializzazioni sempre più accurate, acquisibili solo con un costante aggiornamento". Formazione, addestramento ed aggiornamento del personale del Soccorso alpino per l'impiego in attività di protezione civile con elicotteri del Servizio aereo regionale di Protezione civile, ma anche formazione ed addestramento dei volontari e degli operatori di Protezione civile per l'impiego nell'attività di ricerca persone, sono due delle finalità dell'Accordo, che comprende anche l'acquisto di mezzi ed attrezzature, di divise tecniche e dispositivi di protezione individuale e di quanto sia comunque necessario allo svolgimento di un'adeguata attività di soccorso. Il servizio regionale del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico è articolato in una Delegazione alpina, una Delegazione Speleologica, nove stazioni di soccorso alpino (Cave del Predil, Forni Avoltri, Forni di Sopra, Moggio Udinese-Pontebba, Maniago, Pordenone, Trieste, Udine-Gemona e Valcellina) e quattro stazioni di soccorso speleologico (Gorizia, Pordenone, Trieste e Udine), per complessivi 318 tecnici volontari, tutti altamente specializzati in tecniche di soccorso in montagna ed in ambiente ipogeo. ARC/LVZ