La Giunta Regionale


27.11.2013 

FUNZIONE PUBBLICA: PANONTIN, FONDAMENTALE LA LOTTA ALLA CORRUZIONE

Udine, 27 nov - Una nutrita platea di segretari comunali e dipendenti del Comparto unico del pubblico impiego regionale e locale ha ascoltato la lezione sulla Legge anticorruzione tenuta oggi a Udine dal professor Luca Tamassia, nell'Auditorium del Palazzo della Regione di via Sabbadini. Nell'introdurre i lavori l'assessore regionale alla Funzione pubblica Paolo Panontin ha dichiarato che, a suo parere, "il tema rappresenta uno dei pilastri della possibile svolta economica, sociale e culturale di questo Paese". "L'appuntamento di oggi - ha rilevato Panontin - vuole essere un segnale importante della volontà dell'Amministrazione regionale di rivolgersi al personale del Comparto del pubblico impiego del Friuli Venezia Giulia per chiedere di essere in prima linea nel processo di contrasto e prevenzione del fenomeno della corruzione, di diventare i protagonisti della diffusione di buone pratiche operative contro questa piaga nazionale". Osservando che si tratta di dati relativi al 2011, Panontin ha quindi ricordato che, in Italia, "la corruzione pesa per 60 miliardi, la metà del dato totale a livello europeo, e se aggiungiamo i danni economici prodotti indirettamente - la perdita del 25 per cento del normale tasso di crescita di grandi e medie imprese a causa della Pubblica Amministrazione corrotta; un -40 per cento di fatturato potenziale per le piccole imprese; rialzi del 40 per cento circa dei costi delle grandi opere - il costo aumenta a dismisura". In questi numeri, secondo l'assessore "si annida la perdita di competitività del nostro Paese", senza contare che "pur creando danni altrettanto gravi anche se non quantificabili, non tutti gli effetti della corruzione sono riconducibili a valutazioni economiche".
La rinuncia a valori fondamentali per la tenuta dell'assetto democratico come l'eguaglianza, la trasparenza, la fiducia nei meccanismi decisionali delle istituzioni o alla fiducia dei cittadini nella legalità e imparzialità dell'azione della Pubblica Amministrazione è infatti, per Paolo Panontin, un'altra conseguenza gravissima. Un danno all'immagine del Paese che porta con sé "minor fiducia dei mercati, anche finanziari, minor propensione ad investire in Italia dall'estero, e quindi, ancora una volta, la perdita secca di competitività del Sistema Italia". L'assessore ha quindi ricordato il lavoro della Commissione per lo studio e l'elaborazione di proposte in tema di trasparenza e prevenzione della corruzione nella Pubblica Amministrazione. Istituita durante il governo Monti, la Commissione ha redatto la Legge anticorruzione, indicando soluzioni "che vogliono essere una risposta all'inefficienza dei servizi destinati alla collettività, al dissesto delle finanze pubbliche e, in ultima istanza, alla disaffezione dei cittadini nei confronti delle istituzioni democratiche". Panontin ha ricordato che la Legge 190/2012 ha introdotto o inasprito varie misure preventive e repressive contro la corruzione e l'illegalità nella Pubblica Amministrazione, obbligandola a definire, e trasmettere agli organi competenti, tutta una serie di provvedimenti, azioni e interventi organizzativi, soprattutto nelle aree a più alto rischio e cioè autorizzazioni o concessioni, scelta del contraente nell'affidamento di lavori, forniture e servizi, concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, concorsi per assunzione di personale e così via. Un quadro in cui, ha osservato Panontin, "è sempre più importante predisporre procedure certe per la selezione dei dipendenti chiamati a operare in questi settori e per la loro formazione". "È per questo che la Regione si è assunta il compito di assicurare, in accordo con le Autonomie locali, la governance ed il finanziamento della leva della formazione strategica - ha concluso Panontin - in modo che risulti integrata sia tra gli Enti locali che tra la Regione e questi ultimi, arrivando così ad un modello formativo integrato". ARC/Com/LVZ