La Giunta Regionale


24.05.2013 

AUTONOMIE LOCALI: NEL FRIULI OCCIDENTALE PRIMO ESEMPIO DI UNIONE DI POLIZIA LOCALE

Maniago, 24 mag - Da oggi 13 comuni della zona montana e pedemontana del Friuli Occidentale (per un totale di 25.000 abitanti e con un territorio di 750 kmq, circa un terzo dell'intera provincia di Pordenone) possono contare sul servizio unito di Polizia locale, premessa per diversi altri servizi in comune per dare ai cittadini risposte migliori e più efficienti. L'annuncio è stato dato oggi nel Municipio di Maniago - Comune capofila dell'Associazione intercomunale delle Valli delle Dolomiti Friulane - alla presenza dell'assessore regionale alle Autonomie locali Paolo Panontin che nell'occasione ha affermato che è obiettivo della nuova Amministrazione Regionale "dare coerenza al sistema delle Autonomie locali, per mettere ordine nelle istituzioni, evitare sovrapposizioni e malfunzionamento del sistema nel suo complesso. Paradossalmente dovremmo dire che la crisi economica ci costringe ad una riforma del sistema, costringendoci alle sinergie necessarie per utilizzare al meglio le risorse disponibili". "Da soli non si va più da nessuna parte - ha aggiunto Panontin -: per ragioni economiche, per la complessità dei problemi, per l'esigenza di dare risposte efficaci alle richieste di servizi da parte dei cittadini. Mettersi assieme non è mai facile: ma lo sforzo va fatto superando gli ostacoli politici fra le diverse amministrazioni e avendo come obiettivo unicamente la qualità della vita dei cittadini. Da questa vostra Unione oggi viene un esempio importante per tutta la regione". Come hanno illustrato i sindaci di Maniago, Andrea Carli, e di Cavasso Nuovo, Emanuele Zanon - rispettivamente presidente e vicepresidente dell'Associazione intercomunale - 12 sono i Comuni della Valcellina, della Val Tramontina e della Pedemontana (Erto e Casso, Cimolais, Claut, Tramonti di Sopra, Tramonti di Sotto, Frisanco, Cavasso Nuovo, Fanna, Maniago, Vajont, Arba e Vivaro) che hanno dato vita all'Unione della Polizia locale, cui si è aggiunto Meduno, che entrerà nell'Associazione prossimamente.
"Si tratta del primo nucleo - hanno detto - di una serie di servizi che i Comuni metteranno in comune: oltre a Polizia locale, istruzione, gestione del personale, gestione fiscale, appalti, informatica, ecc. Si tratta di una realtà importante e di una sfida che anticipa la futura Unione dei Comuni montani prevista dalla normativa regionale". Il servizio di Polizia locale - ha illustrato il comandante Luigino Cancian - potrà contare su 15 uomini e relativi mezzi; la sede centrale sarà a Maniago con due distretti in Valcellina e in Val Tramontina "per coprire il territorio in maniera totale, aiutati in ciò anche dalla videosorveglianza di cui quasi tutti i comuni sono dotati". Il corpo opererà alle dipendenze dei sindaci con uniformità di procedure, di strumenti operativi, in sinergia con le altre forze dell'ordine, per dare sicurezza ai cittadini. E sul tema della sicurezza l'assessore Panontin ha spiegato che "non si tratta di demolire ciò che è stato fatto, bensì di declinare il tema in maniera diversa, facendo sì affidamento sulle tante forze anche volontarie sul campo, ma basandosi sulla professionalità di chi tecnicamente è preposto alla sicurezza". Alla presentazione sono intervenuti anche l'assessore provinciale Nicola Callegari - che ha portato il saluto e l'apprezzamento della Provincia di Pordenone -, Roberto Rossetto, direttore del servizio regionale Polizia locale e Sicurezza, Primo Perosa, amministratore temporaneo della Comunità montana del Friuli Occidentale. ARC/NNa