Covid: Riccardi, potenziato contact tracing nella centrale di Ud
Da inizio pandemia 119mila valutazioni e 98mila controlli a
isolati Udine, 28 dic - "Il potenziamento del personale a disposizione
della centrale Covid istituita a Udine ha già consentito una
accelerazione nel tracciamento dei contatti, operazione
strategica e di fondamentale importanza per individuare in tempo
possibili nuovi contagi e quindi ridurre la diffusione del virus
in regione". Lo ha detto il vicegovernatore con delega alla Salute del Friuli
Venezia Giulia, Riccardo Riccardi, nel corso della visita odierna
compiuta oggi nella centrale Covid istituita a Udine in via
Pozzuolo. Al suo interno è stato istituito e potenziato il
personale che, telefonicamente, compie la mappatura dei casi, il
contact tracing e il controllo delle persone in isolamento o in
quarantena. "Lo scorso mese di novembre, a seguito dell'elevato aumento di
nuovi casi di Coronavirus e su indicazione della Direzione
dell'Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale (Asufc), nel
Dipartimento di Prevenzione di Udine - spiega Riccardi - è stata
istituita la Centrale Covid-19 con sede in via Pozzuolo.
L'obiettivo è quello di contenere la diffusione dell'infezione
attraverso un'azione più precoce possibile nei confronti dei
nuovi casi, il loro isolamento e la quarantena dei contatti
stretti. Il contact tracing per le indagini epidemiologiche,
svolte prima solo nella sede principale di via Chiusaforte, si è
collocata nel programma per migliorare la gestione territoriale
della prevenzione. Preliminarmente è stata condotta un'analisi
dei processi e, considerando le proiezioni sul numero di nuovi
casi, è stato definito anche il personale necessario per
garantire le attività". Su fronte dell'operatività, la Centrale è attiva 7 giorni su 7,
per 10 ore al giorno; vi lavorano mediamente 16 operatori per
turno, formati oltre che da personale dipendente, anche da altri
operatori con contratti temporanei stipulati attraverso l'Agenzia
regionale di coordinamento per la salute (Arcs) e la Protezione
Civile. Dall'inizio dell'epidemia, il Dipartimento di prevenzione
di Asufc ha effettuato oltre 119 mila valutazioni (40 mila per la
prima ondata e 78 mila fino ad ora per la seconda ondata). Tra
queste, 20 mila sono indagini in contact tracing per individuare
le catene di trasmissione di SASR-CoV-2. Inoltre sono state
effettuate 98 mila interviste telefoniche per sorvegliare le
persone in isolamento o in quarantena. Dall'inizio epidemia, il Dipartimento di prevenzione di Asufc ha
seguito oltre 20 mila casi SARS-CoV-2, poco più di mille nella
prima ondata e più di 19 mila nella seconda fase. Il Dipartimento
di prevenzione udinese ha prescritto il 55 per cento dei 833 mila
test molecolari realizzati nel laboratorio di Asufc.
ARC/AL/gg
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