La Giunta Regionale


04.12.2023 11:39

Cop28: Scoccimarro, idrogeno e cooperazione le chiavi per un Fvg green

Alla conferenza dell'Onu di Dubai illustrate al Padiglione Italia le politiche della Regione per mitigare i cambiamenti climatici
Dubai, 4 dic - "Una cooperazione internazionale molto serrata ed una differenziazione degli approvvigionamenti energetici rappresentano il doppio binario sul quale si sta muovendo il Friuli Venezia Giulia per dare concretezza ad un piano che da un lato incrementi la forza delle politiche ambientali con ricadute positive anche in regione e, dall'altra, allarghi le fonti energetiche green per non essere ostaggio degli shock derivanti da eventi internazionali e accelerare il processo di decarbonizzazione".
Lo ha detto l'assessore regionale per la Difesa dell'ambiente Fabio Scoccimarro nel corso del suo intervento al panel organizzato dalla Regione Lombardia a Dubai, nell'ambito delle iniziative in programma alla Cop28, la conferenza mondiale delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, quest'anno ospitata negli Emirati Arabi Uniti fino al 12 dicembre. Nella blu zone di Expo city, dove nel corso delle varie giornate del summit verranno ospitati centinaia di incontri negoziali, al padiglione Italia si è fatto il punto sulle agende del cambiamento climatico a livello nazionale e il relativo rafforzamento attraverso la governance multilivello.
In particolare nella tavola rotonda a cui ha partecipato l'esponente dell'esecutivo Fedriga, alla presenza del viceministro per l'ambiente Vannia Gava e l'assessore regionale lombardo Giorgio Maione, l'attenzione si è soffermata sul ruolo delle Regioni, Città e degli altri attori non statali nel guidare le varie misure di adattamento e mitigazione al cambiamento climatico, mettendo in evidenza le esperienze di governance multilivello e di collaborazione con i governi nazionali.
In questo ambito Scoccimarro ha posto dapprima in evidenza il valore della legge Fvgreen che la Regione ha approvato con l'intento di anticipare di cinque anni gli obiettivi del Green Deal europeo. "Per fare ciò - ha detto l'assessore - procediamo con tre prospettive. La prima riguarda gli interventi di messa in sicurezza delle aree colpite dai fenomeni climatici estremi, mentre la seconda concerne le politiche che possiamo costruire durante il mandato elettorale. Infine il terzo livello prevede una visione di più ampio respiro, dove tutta la politica viene chiamata ad un senso di responsabilità, superando le barriere ideologiche e le divisioni a priori. Certe azioni possono essere portate avanti solo se usciamo dai confini territoriali e creiamo ponti al di là delle nostre naturali differenze di opinioni".
Ma è sull'aspetto interregionale e internazionale che il Friuli Venezia Giulia sta investendo molte energie, dal momento che l'ambiente non conosce limiti e confini territoriali. "Ecco perché - ha ricordato Scoccimarro - abbiamo avviato delle proficue collaborazioni transnazionali con le vicine repubbliche confinanti. Dal 2022 organizziamo gli "Stati Generali dello Sviluppo Sostenibile dell'Alto Adriatico e del Centro Europa; in questo consesso ogni anno una tematica particolare viene posta al centro dell'attenzione per generare azioni e politiche che uniscano la comunità scientifica con le istituzioni".
"Vogliamo portare avanti - ha continuato l'assessore - un approccio internazionale con gli Stati confinanti, istituendo una risposta immediata interforze per tutto ciò che succede nel Mare Adriatico". Un esempio concreto è il progetto Namirs, che prevede un protocollo di pronto intervento per tutti quegli incidenti che si sviluppano in mare, dagli sversamenti di sostanze tossiche, agli incendi e ai soccorsi.
"Sempre assieme a Slovenia e Croazia - ha infine aggiunto Scoccimarro - sosteniamo l'iniziativa della North Adriatic Hydrogen Valley, con lo scopo di unire la produttività delle aziende e il benessere sul territorio assieme alla sostenibilità raggiunta tramite il minor impatto possibile. Siamo perciò attenti, non solo all'idrogeno verde, ma a tutte le filiere di energia pulita che portino competitività a basse emissioni, contribuendo a stabilire la neutralità climatica. L'idrogeno verde diventa quindi per noi anche una fonte energetica che ci permetterà di superare le difficoltà nelle quali ci siamo trovati come conseguenza degli shock energetici provocati dagli eventi internazionali che tutti quanti noi conosciamo". ARC/AL/gg