La Giunta Regionale


17.06.2009 

LAVORO: PROGETTO PER IMPRESE "FAMILY FRIENDLY"

Trieste, 17 giu - Sono poche le aziende in Friuli Venezia Giulia che offrono alle donne la possibilità di conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia, un elemento fondamentale per promuovere l'occupazione femminile. Per questo le direzioni regionali Lavoro e Formazione, assieme alla Consigliera regionale di parità e alla rete delle Consigliere provinciali, lancia il progetto "Lavorare in un'impresa 'Family friendly'. La conciliazione come obiettivo aziendale".
Il progetto, che partirà lunedì con il primo di una serie di incontri programmati con le imprese, è stato presentato oggi a Trieste dall'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen e dalla Consigliera regionale di parità Grazia Vendrame, presenti le quattro consigliere della rete del Friuli Venezia Giulia: Fulvia Raimo (Gorizia), Flavia Maraston (Pordenone), Wally Trinca (Trieste), Catia Pagnutti (Udine).
Il primo obiettivo è coinvolgere le imprese, far conoscere le opportunità offerte dalla legge nazionale 53 del 2000 (articolo 9) che finanzia progetti di conciliazione, una legge che è stata utilizzata molto poco in Friuli Venezia Giulia. E poi affiancare alle imprese interessate un comitato tecnico di esperti per aiutarle a preparare i progetti in modo da poter partecipare al prossimo bando nazionale, che scadrà a ottobre.
Accanto ai finanziamenti previsti dalla legge nazionale, la Regione ha deciso di aggiungere proprie risorse (400 mila euro, tra fondi regionali ed europei) per quelle imprese che intendano avviare azioni sperimentali di conciliazione tra lavoro e famiglia.
"Anche se in questa fase siamo fortemente impegnati a fronteggiare la crisi occupazionale - ha detto l'assessore Rosolen - non abbiamo rinunciato a rilanciare l'attenzione su alcuni temi che riteniamo fondamentali nel campo del lavoro: dalla sicurezza al mobbing, ai progetti di conciliazione per le donne".
Oggi l'unico strumento che le donne hanno per conciliare lavoro e famiglia è il part-time, che però comporta una notevole decurtazione dello stipendio e un rallentamento delle possibilità di carriera. È un problema sentito in particolare dalle donne in età compresa fra i 25 e i 55 anni, che rischiano spesso di dover abbandonare l'occupazione per dedicarsi alla famiglia.
In Friuli Venezia Giulia è stato migliorato il sistema dei servizi (asili nido) ma mancano forme flessibili di orario diverse dal tradizionale part-time (part-time reversibile, orario flessibile in entrata e uscita, telelavoro, lavoro a domicilio, banca delle ore), mentre scarso è il ricorso ai congedi parentali da parte dei padri.
Il progetto "Family friendy" parte con una serie di quattro incontri rivolti alle imprese (e in particolare ai responsabili del personale), alle associazioni di categoria, alle parti sociali.
Questo il calendario (gli incontri si svolgeranno tutti dalle 9.30 alle 13): Trieste, lunedì 22 giugno (sala convegni direzione regionale Patrimonio, Corso Cavour 1); Pordenone, martedì 23 giugno (sala stampa della Provincia, largo San Giorgio 12); Udine, lunedì 29 giugno (sede della Regione, via Sabbadini 31); Gorizia, martedì 30 giugno (sala Consiglio provinciale, corso Italia 55).
ARC/PF