Romans d'Isonzo, 29 nov - "Con piacere oggi ho avuto modo di
incontrare il sindaco di Romans d'Isonzo e il suo staff che,
anche insieme all'associazione 'Invicti Lupi', stanno portando
avanti l'importante progetto di valorizzazione della storia del
paese legata alla presenza di una delle necropoli longobarde più
grandi d'Italia".
Così, oggi pomeriggio, il vicegovernatore e assessore con delega
alla Cultura del Friuli Venezia Giulia, Mario Anzil, che nel
palazzo del Municipio di Romans d'Isonzo, ha visitato il museo
archeologico che conserva diverse testimonianze dei Longobardi,
accompagnato dal primo cittadino, Michele Calligaris,
dall'assessore comunale alla cultura, Alessia Tortolo, e dal
presidente dell'associazione locale "Invicti Lupi", Matteo
Grudina, che da oltre 10 anni organizza una rievocazione storica
a tema in prossimità dei laghetti di Romans d'Isonzo dedicata
proprio al popolo dalle "lunghe barbe".
"Importante e lodevole l'impegno dell'Amministrazione municipale
e del sodalizio volontario nel far conoscere a livello nazionale
e internazionale la storia della nostra terra - ha sottolineato
Anzil -. Una realtà museale come quella ospitata nella sede del
Comune richiama turisti e permette alle scolaresche di apprendere
in maniera viva e diretta le vicende passate di questa zona della
nostra regione, strategica nell'Alto Medioevo, a metà strada tra
due luoghi di potere quali Aquileia e Cividale del Friuli".
Anzil ha sottolineato come la Regione abbia già messo a
disposizione, tramite il bando Ripartenza cultura e sport, circa
100.000 euro e ulteriori 408.000 euro in tre anni con il bando
Territori culturali creativi per la progettazione del Villaggio
archeologico longobardo sperimentale, un vero e proprio museo
all'aperto che si vuole realizzare in parte degli spazi della
grande ex polveriera militare di Romans d'Isonzo, in prossimità
dei laghetti.
"Ho avuto modo di apprezzare lo stato di avanzamento del progetto
legato al Villaggio, che ha molteplici valenze: il recupero di
un'area attualmente non utilizzata, che in questo modo può essere
restituita alla comunità, il richiamo turistico, il mantenimento
dei vecchi mestieri artigiani, la creazione di spazi da
utilizzare anche per la didattica in ambito archeologico per le
scuole di ogni ordine e grado - ha osservato l'esponente della
Giunta -. All'associazione, capofila del progetto, un plauso
particolare per la grande passione, la competenza e per il cuore
che sta mettendo in questa iniziativa, che vuole essere di
carattere internazionale, sull'esempio di altre realtà simili in
Europa legata ad altri periodi storici".
"Per quanto riguarda il Museo archeologico longobardo,
l'obiettivo del Comune è quello di integrarlo con nuove
testimonianze al momento non esposte, di trasformarlo e
trasferirlo negli spazi di Casa Candussi Pasiani, sempre in
centro a Romans d'Isonzo, proponendolo come esposizione
interattiva e multimediale, in linea con il nuovo concetto
contemporaneo di museo, accessibile anche da parte di persone con
disabilità", ha concluso Anzil al termine della visita.
ARC/PT/pph
Il vicegovernatore Mario Anzil al Museo archeologico di Romans d'Isonzo
Uno dei reperti di epoca longobarda conservati al Museo di Romans d'Isonzo
Arte longobarda al Museo di Romans d'Isonzo
Un momento della visita a Romans d'Isonzo