Trieste, 7 nov - "Il progetto 'Open windows of Europe',
dedicato allo scambio interculturale tra le scuole secondarie di
secondo grado, vede il Friuli Venezia Giulia come capofila da ben
cinque anni. Un tempo che certifica la validità di questa
iniziativa, che viene portata avanti con determinazione mettendo
in luce il ruolo mitteleuropeo della nostra regione. Il mio
augurio è che le scuole del territorio diventino ancora più
competitive e aperte all'internazionalizzazione sull'esempio
dell'Educandato Uccellis, che ha aperto la strada nel confronto
tra culture diverse. La conoscenza delle lingue straniere la
possibilità di vivere esperienze all'estero sono aspetti che la
scuola deve essere capace di trasmettere".
È il messaggio portato dall'assessore all'Istruzione Alessia
Rosolen all'evento conclusivo di 'Open windows of Europe',
svoltosi questa mattina nel salone di rappresentanza del palazzo
della Regione a Trieste. Il progetto, che ha avuto come capofila
l'Educandato statale Uccellis di Udine, si è articolato nel corso
dell'anno scolastico con la visita degli allievi negli istituti
scolastici di Valona (Albania), Klagenfurt (Austria), Capodistria
(Slovenia) e Fiume (Croazia), vivendo di persona l'esperienza
della mobilità studentesca, e con il confronto su tematiche di
attualità afferenti all'Agenda Onu 2030.
Nel suo saluto agli studenti, l'assessore ha anche sottolineato
come investire nell'internazionalità sia "fondamentale
nell'ottica della partita sull'autonomia scolastica che il Friuli
Venezia Giulia sta giocando a livello politico nazionale. La
Regione - ha proseguito Rosolen - sta impiegando importanti
risorse sul tema delle lingue, della tutela del patrimonio
storico e della nostra specialità, per portare avanti un percorso
di miglioramento globale del sistema scolastico".
L'incontro odierno ha avuto come ospiti gli studenti
dell'Educandato "Uccellis", accompagnati dai docenti e dal
dirigente scolastico Anna Maria Zilli, e alcuni ragazzi delle
scuole straniere partecipanti al progetto. Nell'occasione sono
stati illustrati i lavori svolti nel corso dell'anno con cui gli
allievi, attraverso i social network, hanno portato
all'attenzione pubblica problematiche come i cambiamenti
climatici o l'impatto del consumo alimentare sul pianeta.
'Open windows of Europe' ha coinvolto anche altri sei istituti
della regione: l'Isis Galilei di Gorizia, l'Isis Linussio di
Codroipo, il liceo Marinelli di Udine, il liceo Grigoletti di
Pordenone, l'Isis Mattei di Latisana e l'istituto tecnico
Marinoni di Udine.
ARC/PAU/ma
L'assessore Rosolen (a destra) riceve la targa di ringraziamento a nome delle comunità scolastiche coinvolte nel progetto internazionale
L'assessore Rosolen assieme al dirigente scolastico dell'Educandato Uccellis Anna Maria Zilli