La Giunta Regionale

Trieste, 12 dic - "L'odierna riunione al Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha evitato l'immediata messa in mobilità dei lavoratori della Caffaro di Torviscosa dal prossimo 1° gennaio". La riunione di oggi a Roma, nella sede del Dicastero del Lavoro, con la partecipazione dei rappresentanti della proprietà, della Regione Friuli Venezia Giulia e delle organizzazioni sindacali di CGIL, CISL e UIL ha infatti "spostato" ad un incontro già fissato per il prossimo 13 gennaio, sempre a Roma, l'esame per la definizione della fase amministrativa delle procedure di mobilità, sottolinea l'assessore regionale al Lavoro Loredana Panariti. "Auspichiamo ora che entro quella data, ma già nelle prossime settimane, dunque entro la fine del 2013, maturino quelle soluzioni alternative o quelle condizioni che permettano effettivamente di non dover percorrere la strada della messa in mobilità dei lavoratori della Caffaro, a salvaguardia degli attuali livelli occupazionali: il rinvio è stato concesso anche grazie alla disponibilità aziendale che poteva comunque chiudere la procedura con un mancato accordo ed intimare i licenziamenti", ha indicato Panariti. "Come Regione intendiamo verificare sulla base delle risorse disponibili e dei criteri che saranno definiti a disciplina della CIG in deroga, il possibile ulteriore ricorso a questa stessa procedura anche per il 2014 a favore dei lavoratori in forza alla Caffaro Chimica srl in liquidazione - ha dichiarato l'assessore - nella prospettiva della realizzazione del nuovo impianto per la produzione di cloro/soda di Torviscosa, in grado di garantire un'opportunità occupazionale per gli stessi lavoratori di Caffaro". ARC/RM