Trieste, 18 mar - "In un quadro molto severo a livello
nazionale i dati Istat indicano che l'andamento del mercato del
lavoro in Friuli Venezia Giulia nel 2020 è in controtendenza
rispetto alla maggior parte delle regioni italiane: c'è una
tenuta generale dell'occupazione e il tasso di occupazione
femminile (58,9%) è tra i più alti in Italia, oltre ad essere tra
i pochi in incremento, seppure lieve (+0,3%), rispetto al 2019.
Rimane sempre il gender gap, ma le differenze tra i generi si
riducono man mano che il titolo di studio è più elevato".
Lo ha rilevato l'assessore regionale al Lavoro, Università,
Formazione e Famiglia Alessia Rosolen portando i saluti della
Regione al convegno "Donne e Lavoro 2021", quarta edizione
dell'evento promosso dal Dipartimento di Scienze Economiche,
Aziendali, Matematiche e Statistiche dell'Università di Trieste
in collaborazione con Aidda Fvg - Associazione italiana donne
imprenditrici e dirigenti di azienda e Mib Trieste School of
Management, con il patrocinio del Comune di Trieste.
"La tenuta del mercato del lavoro in regione è solo in parte
merito degli imprenditori, della politica e degli strumenti che
sono stati messi in campo perché - ha osservato Rosolen - ci sono
altre componenti fondamentali: l'istruzione, l'orientamento, il
diritto allo studio, per cui ad esempio associazioni come Aidda
si impegnano in prima persona, le opportunità fornite a
studentesse e studenti nella loro carriera scolastica e
postuniversitaria".
Ricordando come il governo attuale e anche il precedente abbiano
posto al centro del dibattito nazionale, grazie alla promozione
del Family act, la necessità di fare ordine con un assegno
universale al sostegno della genitorialità e l'urgenza di mettere
in campo congedi per alleviare il carico reso spesso
insostenibile per le famiglie dall'emergenza coronavirus, Rosolen
ha indicato i principali obiettivi ancora da raggiungere per
ridurre il gap di genere.
"Dobbiamo lavorare ancora per dare risposte in merito al
raggiungimento di un livello retributivo che all'estero è
sicuramento più alto a fronte di un costo del lavoro minore,
all'equità dei livelli salariali, al pari accesso alle
opportunità di carriera, alla qualità e estensione del welfare e
dei servizi a supporto delle lavoratrici: occorre verificare e
incrementare tutti questi temi, dando risposte sul territorio e
coinvolgendo le imprese nel settore della responsabilità sociale
d'impresa, della certificazione della parità di trattamento
all'interno delle aziende. Occorre concentrarsi sui soggetti
veramente deboli: le giovani donne che non sono ancora entrate
nel mercato del lavoro. A loro dobbiamo la massima attenzione.
Dalle esperienze e testimonianze raccolte oggi - ha concluso
Rosolen - sono molti gli spunti utili emersi".
L'evento, introdotto dal rettore Roberto Di Lenarda e dalla
presidente di Aidda Fvg Lilli Samer, è stato moderato da Donata
Vianelli, docente di Economia e Gestione delle Imprese e delegata
del Dipartimento alle Relazioni e Mobilità Internazionale.
Organizzato nell'ambito delle attività di promozione delle pari
opportunità di genere dell'Ateneo di Trieste, con la
collaborazione del Centro Interdipartimentale di ricerca per gli
Studi di Genere e del Comitato Unico di Garanzia, il convegno
attraverso le testimonianze di sei manager che si sono collegate
al webinar da Germania, Francia, Belgio, Regno Unito e Svizzera,
ha fornito un quadro aggiornato a livello europeo su quali siano
le misure attuate dalle aziende europee per favorire le carriere
femminili e su quale sia la cultura aziendale rispetto il gap di
genere, approfondendo il ruolo delle istituzioni e i cambiamenti
emersi durante la pandemia.
ARC/EP
In basso a destra nella foto l'assessore Alessia Rosolen durante l'intervento in videoconferenza
Foto Regione FVG