Lavoro: Rosolen, Regione respinge offerta Governo su manodopera estera
Trieste, 15 nov - "Con una circolare del 2 novembre, il
ministero del Lavoro e delle Politiche sociali ha messo a
disposizione del Friuli Venezia Giulia la possibilità di
attingere dal mercato straniero lavoratori da impiegare nei
settori dell'edilizia, dell'autotrasporto e dell'accoglienza
turistico-alberghiera. Sono state attribuite al nostro territorio
41 'quote' per importare manodopera dall'estero: 23 a Udine, 8 a
Gorizia, 8 a Pordenone e 2 a Trieste. Per la terza volta nel
2020, ribadiamo al Ministero che il Friuli Venezia Giulia
respinge l'offerta, perché ritiene di dare risposta alle
necessità del mercato del lavoro con lavoratori residenti sul
territorio regionale".
Lo ha detto l'assessore regionale al Lavoro Alessia Rosolen
puntualizzando che "il Governo ripropone il decreto Flussi,
ovvero il documento tramite il quale il ministero del Lavoro
chiede alle Regioni quali siano i fabbisogni del territorio
rispetto alla possibilità di accogliere lavoratori stranieri in
determinate categorie nelle quali l'offerta latita rispetto alla
domanda. Di norma, il decreto flussi era circoscritto al
perimetro del lavoro stagionale, soprattutto agricolo e
turistico, ma il Ministero ha deciso di allargare il compasso a
tutti i lavori subordinati. Si tratta di una scelta che la
Regione ritiene profondamente sbagliata concettualmente, e molto
pericolosa in questo momento. Immaginare di affrontare questa
crisi importando lavoratori extracomunitari in settori chiave è
un'azione politicamente suicida e socialmente irresponsabile. Con
un atto come questo - ad avviso dell'assessore - il Governo
soffia sul fuoco della disperazione. Serve la proroga del blocco
dei licenziamenti e una tutela più solida verso i lavoratori, non
questi indulti internazionali occupazionali".
"Sia a gennaio che a luglio - ha spiegato Rosolen - la Giunta
regionale aveva chiarito che il Friuli Venezia Giulia può
supplire ad eventuali richieste del mercato valorizzando le
risorse, garantendo contestualmente un'attività formativa
specializzante e specifica. Al netto dei numeri - così
l'assessore - spaventa la scarsa conoscenza delle dinamiche del
mercato di lavoro di questa regione da parte del Ministero: su
edilizia e trasporti, per noi, si pone un problema reale di
dumping da Paesi stranieri. Se il Governo italiano, anziché
arginare e contrastare la concorrenza sleale, crea le condizioni
affinché queste situazioni prosperino, condanniamo al collasso il
sistema. Questo non è un momento ordinario: quando si fanno le
norme, la conoscenza del territorio è fondamentale".
Rosolen ha infine chiarito che "sarebbe opportuno che nessuno
strumentalizzasse o banalizzasse questa vicenda. Usciamo da
schemi che fanno a pugni con il momento delicato che stiamo
vivendo. Il lavoro è sempre più un'urgenza sociale, prima che
economica. Abbiamo tutti una responsabilità molto pesante
rispetto alle scelte che facciamo e alle parole che pronunciamo".
ARC/COM/pph
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