Appalti: Callari, in manovra 250mila euro per protocollo legalità
Pordenone, 26 ott - Via libera all'unanimità da parte del
Consiglio regionale allo stanziamento di 250mila euro finalizzati
a implementare il protocollo di legalità volto a prevenire le
infiltrazioni delle mafie nei lavori pubblici.
"Il protocollo - ha spiegato l'assessore regionale al Patrimonio,
servizi generali e sistemi informativi Sebastiano Callari che ha
avanzato la richiesta nell'ambito dell'approvazione della manovra
d'autunno in discussione in Aula - è stato firmato alcuni mesi fa
con le Prefetture e le forze dell'ordine regionali nell'ambito
della digitalizzazione volta a favorire gli interscambi di
informazioni tra enti al fine di contrastare le infiltrazioni
delle mafie negli appalti pubblici".
"Si tratta di uno strumento e di un progetto - ha aggiunto
l'assessore - che proprio per la sua valenza incentiva,
attraverso la digitalizzazione, gli scambi informativi e le
interlocuzioni telematiche tra l'Amministrazione regionale, le
Prefetture e le altre istituzioni che si occupano delle materie
legate agli appalti pubblici e ai controlli".
La nuova intesa - sottoscritta e avviata lo scorso mese di marzo
- per la prevenzione e la repressione dei tentativi di
infiltrazione mafiosa agisce nel settore degli appalti e delle
concessioni di lavori, servizi e forniture di carattere pubblico.
Grazie alle tecnologie oggi a nostra disposizione possiamo far
dialogare tra loro le banche dati delle diverse istituzioni. Per
raggiungere questo risultato è necessario da una parte che le
amministrazioni aggiornino le loro procedure proprio per favorire
gli scambi informativi".
"Si tratta di un accordo storico in regione - ha sostenuto
l'assessore -. Realizza infatti una piena e leale collaborazione
fra le istituzioni in un'ottica di semplificazione degli atti
amministrativi che deve rappresentare il fulcro dello sviluppo
della nostra Regione. Grazie a questo strumento, che si basa
anche su un miglior utilizzo dei sistemi digitali reso possibile
proprio dai professionisti di Insiel, le forze dell'ordine - ha
spiegato Callari - riusciranno a potenziare di dieci volte la
loro capacità di verifica di quelle informazioni sulle imprese
che sono già in rete, limitando così le infiltrazioni delle
organizzazioni malavitose negli appalti pubblici, soprattutto in
questa fase caratterizzata dai grossi investimenti garantiti dal
Pnrr".
ARC/DL/gg
Header
contenuto
Attenzione!
Il sito è ottimizzato per le versioni recenti dei browser più utilizzati.