Furono sostituiti subito da presidi acquistati da Servizio
sanitario regionale
Trieste, 6 lug - "I test sui presidi di protezione facciale
anti-Covid provenienti dalla Struttura commissariale e stoccati
nel magazzino dell'Agenzia regionale di coordinamento della
salute (Arcs) non furono necessari poiché Arcs non li distribuì
più al personale sanitario della nostra regione. L'Agenzia si
attivò immediatamente, difatti, per mettere a disposizione degli
operatori mascherine acquistate dal Servizio sanitario regionale.
Tutto ciò nella massima sicurezza e autotutela poiché le
mascherine stoccate provenienti dalla Gestione commissariale
erano comunque certificate secondo le disposizioni di legge"
Lo ha messo in evidenza questa mattina il vicegovernatore con
delega alla Salute e alla Protezione civile del Friuli Venezia
Giulia, Riccardo Riccardi, in sede di terza Commissione in
Consiglio regionale, rispondendo a un'interrogazione.
"Ricordo che dall'ottobre 2021 Arcs attivò una nuova
distribuzione dei dispositivi facciali anti-Covid escludendo le
fattispecie risultate 'non conformi', di parte di quelle
mascherine, cioè, di provenienza dalla Struttura commissariale o
di altra natura, derivante delle disposizioni assunte in via
emergenziale" ha detto Riccardi.
"Proprio dall'ottobre del 2021, infatti, i dispositivi di
protezione destinati al nostro personale sanitario sono stati
acquistati direttamente dal Servizio sanitario regionale con
procedura di gara e certificati da organismo notificato
(marcature CE + numero), come previsto dalle vigenti normative
sui dispositivi medici e sui dispositivi di protezione
individuale (Dpi) - ha sottolineato il vicegovernatore -. Da quel
momento, quindi, sono distribuiti dispositivi provenienti non più
dalla Struttura commissariale e validati comunque in deroga dal
Comitato tecnico scientifico nazionale (Cts)".
"Visto l'immediato stop da parte della Regione alla distribuzione
e quindi all'uso di questi presidi, non è stato necessario
effettuare alcun test di conformità degli stessi - ha aggiunto
Riccardi -. Va detto che, in precedenza, tutti i presidi facciali
(mascherine chirurgiche, Ffp2 ed Ffp3) distribuiti o giacenti nel
magazzino centrale di Arcs risultavano regolarmente marcati CE o
validati dal Cts nell'ambito delle disposizioni stabilite dal
Governo nazionale nello stato di emergenza Covid-19 prorogato
fino al 31 marzo 2022 dal Consiglio dei Ministri, che non
prevedevano l'esecuzione di alcun test da parte delle Aziende
sanitarie nazionali e da parte di altri soggetti".
"La Protezione civile del Friuli Venezia Giulia, che ha ricevuto
il materiale direttamente dalle strutture governative nazionali,
ha inviato ad Arcs facciali filtranti per i quali è stata
accertata la validazione da parte del Cts, come si evince
consultando la sezione 'Validazione prodotti' del portale del
Commissario straordinario" ha rimarcato l'assessore alla Salute.
"Successivamente l'Agenzia ha regolarmente svolto ulteriori
controlli sui dispositivi pervenuti che hanno previsto anche la
loro ispezione visiva a campione per intercettare eventuali
anomalie: in quei frangenti, va ricordato, alcuni codici
destinati alla sanità sono stati respinti e destinati ad altri
usi. Infine, ogni azienda del Servizio sanitario regionale del
Fvg ha proceduto anche autonomamente alle verifiche ritenute
opportune prima della distribuzione" ha concluso Riccardi.
ARC/PT/gg