Europa: Zilli, Fvg contribuirà ad unire nella diversità dei popoli
Udine, 19 ott - "L'Europa deve ripartire dalla valorizzazione
delle diversità dei popoli che la compongono, da quella unità
nella diversità che era il sogno dei padri fondatori e di cui la
nostra regione è un modello, poiché da quello che è il compendio
della nostra comunità regionale abbiamo tratto il terreno fertile
per lo sviluppo".
Sono le parole dell'assessore regionale alle Finanze e
patrimonio, Barbara Zilli, intervenuta stamattina nella sala
Valduga della Camera di commercio di Udine, per portare il saluto
della Regione Friuli Venezia Giulia al 14mo Forum internazionale
dell'Euroregione aquileiese, organizzato dall'associazione
Mitteleuropa presieduta da Paolo Petiziol.
"Il Friuli Venezia Giulia crede nella spinta federale a questo
sistema, cui daremo tutti gli apporti utili affinché il sogno
diventi realtà".
Europa tradita, illusioni e delusioni è il tema su cui sono stati
chiamati a confrontarsi, in quattro panel di approfondimento, i
protagonisti istituzionali, culturali ed economici dell'Europa
centrale, tra cui il rappresentante dell'iniziativa Centro
europea (Cei), Antal Nikoletti, l'ambasciatore Iztok Mirosic già
vice ministro degli Affari esteri sloveno, l'ambasciatore di
Croazia a Roma, Jesen Mesic, l'ambasciatore d'Ucraina a Roma
Yevhen Perelygin, l'europarlamentare Martina Dlabajová, il
rettore dell'università di Udine, Alberto Felice De Toni, il
procuratore capo della procura di Udine, Antonio De Nicolo, e
numerosi altri parlamentari ed esperti di geopolitica ed economia
internazionale.
Una mattinata di lavoro intensa che ha posto al centro della
riflessione la crisi istituzionale dell'Unione Europea messa a
rischio dalla globalizzazione e da lobby che rispondono a logiche
commerciali e consumistiche prima che a valori culturali, storici
e pacifisti che ne sono state la radice genitrice.
Una riflessione a cui non ha voluto sottrarsi nemmeno il
governatore del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga, che,
sebbene impegnato a Roma in incontri istituzionali, ha voluto
comunque far giungere il proprio indirizzo di saluto al Forum,
ricordando "il dovere di assumerci l'onere di scelte precise,
indirizzate a restituire legittimità agli organismi
internazionali e contestualmente ripristinare il deficit di
democrazia".
Nel suo messaggio Fedriga ha evidenziato che "le elezioni 2019
per il rinnovo del Parlamento Europeo sono una scadenza
importante, ma non saranno sufficienti se non supportate da
incisivi interventi di riforma di un impianto comunitario troppo
incentrato sul dirigismo e poco, o nulla, sulla difesa delle
identità".
"Un'Europa unita è possibile, addirittura auspicabile, purché si
fondi sui principi di partecipazione e condivisione, in un
mosaico in cui ogni tassello conservi le proprie specificità e la
propria dignità", ha concluso il governatore.
ARC/SSA/ep
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