La Giunta Regionale


08.03.2024 18:09

Lavoro: Rosolen, contro differenze di genere serve norma coordinata

Palmanova, 8 mar - "In cinque anni questa Amministrazione regionale ha costruito un sistema di welfare territoriale con norme che intervengono su un mondo del lavoro in profondo cambiamento. Abbiamo emanato la legge sulla famiglia, che non c'era, abbiamo riscritto la legge 18 e siamo intervenuti su diversi aspetti che incidono sull'occupazione e più in generale sul benessere della persona. Rispetto a questi temi e a quello del gender gap, in particolare, serve un dibattito più ampio che abbracci l'attrattività del territorio, il ruolo di uno stato sociale forte, gli aspetti demografici. Per questo auspico che entro il 2024 saremo in grado di avere una legge di coordinamento di tutti questi provvedimenti normativi". Lo ha detto l'assessore regionale al Lavoro, formazione, istruzione, famiglia, università e ricerca Alessia Rosolen nel corso della tavola rotonda che si è svolta oggi pomeriggio a Palmanova nell'ambito del convegno organizzato dalla Cisl Fvg sul Gender Pay Gap, ovvero la differenza salariale tra uomini e donne.
Entrando nel merito del tema trattato, Rosolen ha evidenziato come "i contratti collettivi nazionali di lavoro per come sono stati concepiti e integrati non sono forieri del gender gap ma nemmeno di soluzioni a questo problema, soprattutto rispetto al tema della flessibilità di orario che è la richiesta principale delle lavoratrici, come dei lavoratori, e che ha obiettivi diversi dal part time".
La tavola rotonda è stata preceduta dalla presentazione dei risultati dell'indagine Cisl Fvg sulla differenza retributiva tra uomini e donne a cura di Alessia Cisorio, presidente del coordinamento donne Cisl Fvg, e da un inquadramento sulla parità di genere in Italia e in regione a cura di Chiara Cristini, esperta nazionale di politiche di genere. Tra i dati emersi, quello dell'occupazione femminile segna un 61,4% di occupate sulla platea delle donne in età lavorativa rispetto al 52% del dato nazionale, in un quadro legislativo regionale che è tra i più avanzati d'Italia. Andando ad analizzare la qualità del lavoro, il 58% delle donne ritiene di non essere valorizzata adeguatamente nella sua professionalità, mentre sul tema della conciliazione dei tempi di lavoro e di cura familiare le intervistate hanno indicato la necessità di estendere la flessibilità di orario anche agli uomini.
"C'è un gap anche tra generazioni - ha evidenziato ancora l'assessore - perché anche i giovani sono tra le categorie svantaggiate. Per questo abbiamo previsto contributi a sostegno delle imprese che assumono giovani anche a tempo determinato, purché per un periodo di almeno 12 mesi, misura che è funzionale anche all'obiettivo di formazione", ha concluso Rosolen. ARC/SSA/pph